3 Lettere
1. Medici Senza Frontiere
Cara Deborah,
Breve report di "Medici senza fontiere", pubblicato sul Corriere di oggi, venerdì 20 dicembre.
Con un certo orgoglio l'organizzazione rileva come, negli ultimi 14 mesi, abbia effettuato a Gaza ben 27.500 visite mediche e 7.500 interventi chirurgici ai feriti di guerra. Molto bene. Meno bene che accusi Israele di aver sferrato, nello stesso periodo, contro di lei ben 41 attacchi (perché non 22 o 60?), ovviamente con l'intezione di colpirla nella sua attività coraggiosa. Ne consegue che "stiamo assistendo a chiare videnze di pulizia etnica", così il Segretario generale Christopher Lockyear.
Purtroppo la guerra è crudele e a volte causa vittime innocenti. Ma, a parte il fatto che le vittime innocenti "imputabili" a Israele sono in numero molto minore rispetto a quelle causate da altre parti belligeranti, e che la conta di detti innocenti è difficilissima, possibile che, un giorno sì e l'altro pure, queste organizzazioni umanitarie tirino fuori la menzogna della pulizia etnica sempre e solo a proposito di Israele? Di altri soggetti non si parla mai.
Possibile che non si voglia individuare la vera causa della "tragedia" di Gaza che risiede in Hamas (e quindi nell'Iran) e non certo in Israele, il quale si difende da un nemico cinico e crudele?
Cordialità.
Mara Marantonio
Cara Mara,
Purtroppo la maggior parte delle organizzazioni umanitarie, se non tutte, sono di sinistra, antiamericane, antiisraeliane, antioccidentali. Alcune antisemite! Tra queste dobbiamo annoverare Medici senza Frontiere che non manca mai di accusare Israele di qualche misfatto mentre non nomina mai quello che accade nelle centinaia di guerre che attualmente sono in atto in tutto il mondo. Questi signori pretenderebbero di entrare in una zona di guerra, non combattuta da due eserciti contrapposti, ma da un esercito e gruppi di terroristi pronti a tutto e di fermare con la loro sola presenza i combattimenti? Io chiederei a Medici senza Frontiere come mai in un anno, dopo il 7 Ottobre, non si sono mai preoccupati di sapere dove sono dislocati i rapiti israeliani che forse avrebbero bisogno di molte cure. Né loro e tanto meno la C.R.I. si sono mai interessati degli ostaggi israeliani. Che questo disinteresse vada a loro imperitura vergogna.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
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2. Due popoli in due Stati?
Carissima Deborah,
la favoletta dei "due popoli, due stati" piace solo a chi dispone di due fette ben grosse di salame sugli occhi, accompagnate da una buona dose di malafede, ignoranza e dabbenaggine.
Perché i palestinesi dovrebbero desiderare uno stato loro? Se avessero uno stato, dovrebbero mettersi a lavorare per farlo funzionare. Un'organizzazione statale dovrebbe rispondere del suo operato davanti al suo popolo e al resto del mondo. Verrebbe quindi criticata e giudicata, come avviene per tutti gli altri stati. Il popolo e i suoi rappresentanti dovrebbero perciò rimboccarsi le maniche e darsi da fare. Alzarsi presto ogni mattina per portare a casa il pane e dare il proprio contributo alla collettività. Ma chi glielo fa fare? Da settanta e passa anni sono mantenuti da tutto il globo, i padri trasmettono lo status di rifugiato ai figli (cosa unica al mondo), prendono tonnellate di soldi solo per il fatto di respirare, sfogano la loro incapacità di civilizzarsi dando tutte le colpe a quello stato genocida (e un po' fesso, come tutto l'Occidente) di Israele, massacrandone la popolazione con vili e brutali attentati, con il plauso della comunità internazionale. Perché cambiare? Godono in pratica di un eterno e cospicuo reddito di cittadinanza, condito con la compassione e il sostegno dell'universo. Dovrebbero proprio essere dei babbioni per rinunciare a questo bengodi.
Ma vallo a spiegare ai "buonisti due popoli due stati".
Con sincera stima,
Sandra Biglino
Cara Sandra,
Lei ha fatto un’analisi perfetta del motivo per cui è molto stupido parlare di due popoli, due stati. Solo chi non capisce niente di quello che è successo in Israele dal 1948 ad oggi e non conosce i palestinesi può dire simili idiozie. Aggiungiamo che i palestinesi, prima di dare loro l’onore di essere un popolo degno di avere uno stato , devono essere denazificati, devono diventare “popolo” e non tribù una contro l’altra come sono ora, devono rinunciare allo scandalo del titolo di rifugiato per via ereditaria, cosa mai vista nel mondo e inventata solo per loro. Devono rinunciare al loro mestiere primario che è quello del terrorismo e mettersi a lavorare. Tutte cosa difficili da raggiungere dopo molti decenni di educazione all’odio. Quando insegneranno ai loro bambini che da grandi non dovranno fare i martiri ammazzando gli ebrei, ma dovranno studiare e lavorare, allora si sarà fatto un passo avanti ma questo accadrà tra molte generazioni. Nel frattempo Israele non può permettersi di avere come vicino di casa uno stato terrorista pieno di armi, di soldi e di odio.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
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3. Il principe verde
Shalom, Deborah,
Questa notte ho letto ed ascoltato il video sopraindicato, avrei solo bisogno di avere una maggiore cornice intorno a questo bellissimo discorso, che voglio inviare a molte persone:
Questo Proncipe Verde (abbia pazienza, ma i nomi mi sfuggono) in che occasione ha fatto questo discorso? Da chi era stato invitato? In quale luogo?
La ringrazio di cuore, sempre con Israele nel mio cuore e nella mia mente!
Un grandissimo affettuosissimo abbraccio ed un grazie x l'ottimo lavoro che fa, con i suoi articoli, e che fate.
Grazie
Shalom.
Renata Noyb
Cara Renata,
Mosab Hassan Yousef, detto il Principe Verde, ha fatto questo stupendo discorso alla Oxford Union durante un incontro con gli studenti e i docenti dell’Università. Gli studenti delle università inglesi, come tutti gli altri nel mondo occidentale, sono in maggioranza pro pal. Hassan, dopo essere stato invitato per partecipare a un dibattito su Israele-Gaza, ha dovuto però interrompere il suo discorso e andarsene perché letteralmente in pericolo di vita e per l’impossibilità di proseguire a causa delle urla degli studenti. Se pensiamo che queste belve urlanti sono la classe dirigente di domani, è doveroso preoccuparsi molto.
La ringrazio e le mando un cordiale
Shalom
Deborah Fait
Ecco il link del video: https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=97044
Deborah Fait