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Libero Rassegna Stampa
22.12.2024 Scontro fra Israele e la Santa Sede. Missili su Tel Aviv
Cronaca di Amedeo Ardenza

Testata: Libero
Data: 22 dicembre 2024
Pagina: 17
Autore: Amedeo Ardenza
Titolo: «Gli Huthi lanciano missili su Tel Aviv. Raid aereo anglo-americano su Sana'a»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 22/12/2024, a pag. 17, con il titolo "Gli Huthi lanciano missili su Tel Aviv. Raid aereo anglo-americano su Sana'a", l'analisi di Amedeo Ardenza.

Papa Francesco e l'ambasciatore israeliano Yaron Siderman. E' di nuovo scontro fra Santa Sede e Israele, sulle parole di Papa Francesco che ha condannato Israele per non aver ammesso monsignor Pizzaballa a Gaza e per aver "bombardato i bambini". Puntuale la risposta israeliana: Pizzaballa era stato autorizzato a visitare Gaza ed è Hamas che usa i bambini palestinesi come scudi umani nelle sue basi militari. Il tutto mentre gli Huthi lanciano ancora missili contro Tel Aviv. 

I ribelli sciiti houthi dello Yemen hanno accusato gli Stati Uniti e il Regno Unito di aver bombardato una zona che ospita caserme militari alla periferia di Sana'a, la capitale dello Yemen. Lo ha riferito la televisione yemenita Al Masirah, portavoce degli Huthi, dando notizia di una «aggressione anglo-americana che ha preso di mira l'area di Attan», indicando che le esplosioni avvenute ieri sera a Sana'a sono state causate da attacchi aerei. Secondo fonti israeliane, gli attacchi sono stati condotti dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti e non da Israele.
Il Comando centrale americano ha confermato di aver colpito «un impianto di stoccaggio missilistico e una struttura di comando e controllo gestita dagli Houthi» si legge in una nota del Centcom pubblicata su X, allo scopo di «bloccare le operazioni Huthi contro navi da guerra e navi mercantili della Marina statunitense nel Mar Rosso meridionale, Bab al-Mandeb e Golfo di Aden». Durante l'operazione, il Comando centrale ha anche abbattuto diversi droni dei ribelli e un missile da crociera antinave sul Mar Rosso. L'operazione ha coinvolto risorse dell'aeronautica americana e della Marina americana, inclusi gli F/A-18, precisa il Centcom.
I terroristi sciiti, dall’anno scorso, attaccano navi legate a Israele nel Mar Rosso e Arabico in “solidarietà” con il popolo della striscia di Gaza perla guerra dello Stato ebraico contro Hamas, e lanciano proiettili contro il territorio israeliano, anche se la maggior parte di loro sono intercettati. Proprio ieri gli Huthi, sostenuti dall’Iran, hanno rivendicato il lancio di un missile balistico contro Tel Aviv, che ha colpito la città israeliana nella notte e ha ferito leggermente 16 persone. Gli Huthi hanno successivamente rivendicato in un comunicato il lancio di un «missile balistico ipersonico Palestina 2» contro un «obiettivo militare del nemico israeliano» nella regione di Giaffa. I servizi di emergenza israeliani sono stati allertati per un attacco nel quartiere a sud di Tel Aviv per soccorrere i feriti lievi, tra cui una bambina di tre anni.
I ribelli Houthi avevano già lanciato due giorni prima un missile contro Israele, che aveva causato ingenti danni a una scuola a Ramat Gan, vicino a Tel Aviv a causa di «un'intercettazione parziale» da parte dell'esercito israeliano. Lo Stato ebraico, da parte sua, ha bombardato i porti e le infrastrutture energetiche degli Huthi nello Yemen. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha diffuso un video avvertimento agli Houthi, dichiarando che «chiunque colpisca Israele pagherà un prezzo molto alto».
Il governo di Gerusalemme, ieri, ha risposto anche al Papa che in mattinata aveva aperto il suo discorso annuale di Natale ai cardinali della Curia romana con quello che sembrava essere un riferimento agli attacchi aerei israeliani di venerdì che, secondo i medici, hanno ucciso almeno 25 palestinesi a Gaza. «Ieri sono stati bombardati dei bambini. Questa è crudeltà. Questa non è guerra. Volevo dirlo perché tocca il cuore», aveva osservato il Pontefice, lamentando anche il mancato permesso al patriarca cattolico di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa di entrare a Gaza.
Nella replica, il ministero degli Esteri israeliano fa notare tuttavia che quest’ultima accusa è falsa e la richiesta è stata accolta, mentre «la crudeltà è che i terroristi si nascondono dietro i bambini mentre cercano di uccidere i bambini israeliani; la crudeltà è tenere in ostaggio 100 terroristi per 442 giorni, tra cui un neonato e dei bambini, e abusarne. Purtroppo, il Papa ha scelto di ignorare tutto questo, così come il fatto che le azioni di Israele hanno preso di mira i terroristi che hanno usato i bambini come scudi umani». Inoltre, «le osservazioni del Papa sono particolarmente deludenti in quanto sono scollegate dal contesto reale e fattuale della lotta di Israele contro il terrorismo jihadista, una guerra su più fronti che gli è stata imposta a partire dal 7 ottobre».

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