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La Repubblica Rassegna Stampa
02.12.2024 L'Ue a Zelensky: subito l'invito nella Nato
Cronaca di Paolo Brera

Testata: La Repubblica
Data: 02 dicembre 2024
Pagina: 23
Autore: Paolo Brera
Titolo: «La nuova Commissione Ue a Kiev Zelensky: 'Subito l’invito nella Nato'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 02/12/2024, a pag. 23, con il titolo "La nuova Commissione Ue a Kiev Zelensky: 'Subito l’invito nella Nato'" l'analisi di Paolo Brera.


Paolo Brera

Zelensky con Kaja Kallas, nuova Alta Rappresentante della politica estera dell'Ue. La commissaria estone è da sempre una sostenitrice coerente dell'Ucraina e, appena assunta la nuova carica, sta caldeggiando l'ammissione dell'Ucraina nella Nato, per salvarla dall'aggressione russa.

Prima missione, Kiev: «Il messaggio è la presenza», sottolineano gli accompagnatori di questa visita a sorpresa dal valore simbolico evidente con cui il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e l’alto commissario Ue, Kaja Kallas, entrano contemporaneamente in carica e in Ucraina: «Saremo al vostro fianco fino a quando sarà necessario».

Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è una conferma, ma è anche l’occasione per tirare il freno e mettere i puntini sulle “i” delle sulle sue stesse parole pronunciate nei giorni scorsi in un’intervista: «Ilcessate il fuoco sarà possibile solo se riceveremo prima le armi necessarie per difenderci e l’invito ad entrare nella Nato per tutto il nostro territorio», non solo per la parte ancora controllata dalle sue truppe. Sono le spigolosità di una fase terribile, quella in cui al dramma di un’avanzata russa che sta progressivamente accelerando sul terreno a Est bisogna preparare il campo per il negoziato che il presidente eletto Trump metterà probabilmente sul tavolo all’inizio del suo mandato, cioè dopo il 20 gennaio. Preparare il campo vuol dire da una parte far accettare al suo popolo l’idea che le promesse degli anni scorsi, come la riconquista della Crimea, di Donetsk e Lugansk, siano ormai irrealizzabili con le armi in pugno; e dall’altra avvertire Putin e gli alleati riottosi che l’Ucraina non accetterà di passare dal suo “Piano di vittoria”, già presentato al mondo, a un piano di capitolazione in cui accetti di cedere il territorio conquistato militarmenteda Mosca. Primo passo, dunque, sono le garanzie che si aspetta da Nato e Ue: «Noi ci vediamo futuri membri di entrambe queste organizzazioni», spiega Zelensky. I ministri degli Esteri alleati si riuniranno martedì e mercoledì a Bruxelles per il ritrovo di rito della Nato, e ci sarà anche un Consiglio con l’Ucraina: Kiev punta a ricevere in quell’occasione l’invito formale a entrare a far parte del club anticipando l’arrivo diTrump: «Se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l’Ucraina, Putin tornerà all’attacco e cercherà di distruggerci», dice Zelensky.

E mentre continuano quotidianamente gli attacchi russi con missili e droni, l’attesa perché si apra davvero un negoziato che porti alla pace è forte quanto il calo di consensi del presidente, sceso al 16% delle propensioni di voto secondo l’ultimo sondaggio: «Un altro bombardamento come quello del 28 novembre e la nostra rete elettrica collasserà », dice un alto funzionario ucraino. La pazienza degli ucraini è ormai altrettanto fragile.

 

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