Roma, corteo per la Palestina, terroristi contro la polizia, sanzioni troppo deboli Cronaca di Rinaldo Frignani
Testata: Corriere della Sera Data: 01 dicembre 2024 Pagina: 5 Autore: Rinaldo Frignani Titolo: «Corteo per la Palestina, bombe carta sulla polizia»
Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 01/12/2024, a pag. 5, con il titolo "Corteo per la Palestina, bombe carta sulla polizia", la cronaca di Rinaldo Frignani.
Bombe carta e bengala contro la polizia al corteo pro Pal di ieri a Roma. Slogan e insulti contro gli agenti al palazzo della Fao, dove per precauzione erano state tolte tutte le bandiere. E allora i manifestanti hanno tentato di issare su un pennone quella palestinese.
Proteste contro il governo Meloni e Israele, ma anche momenti di tensione ieri pomeriggio nel centro della capitale durante la manifestazione nazionale indetta dai movimenti palestinesi, alla quale hanno preso parte studenti dei collettivi, sigle sindacali e comuniste, anarchici. Trentamila partecipanti per i promotori, 10 mila secondo le forze dell’ordine. Fra via Labicana affollata di turisti e viale Aventino decine di incappucciati hanno assalito banche e supermercati (Unicredit e Carrefour, fra gli altri), tentando di sfondare le vetrine, imbrattandole poi con vernice rossa e nera, e simboli anarchici. È successa la stessa cosa con i muri di fronte al Colosseo, coperti da scritte pro Palestina.
Per il ministro della Difesa Guido Crosetto si tratta di «attacchi violenti e antidemocratici: dato che le pene previste per tali reati non hanno abbastanza forza di deterrenza, forse è arrivato il momento di sommare, alle sanzioni penali, quelle economiche». Duri anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini: il primo parla di «inaccettabile violenza durante un corteo per la pace», mentre il suo collega invece di «minorati e cretini che blaterando di pace, attaccando me e il governo, lanciano petardi, fumogeni e sassi contro le forze dell’ordine. Spero che vengano identificati e paghino di tasca loro». Presi di mira con foto e cartelli coperti da vernice rossa oltre alla premier Giorgia Meloni, anche i ministri Giuseppe Valditara (Istruzione) e Anna Maria Bernini (Università). Non ci sono stati contatti diretti con le forze dell’ordine fra piazza Vittorio e piazzale Ostiense, né tentativi di sfondare il cordone di sicurezza. Ma all’altezza del Circo Massimo è partito un fitto lancio di ordigni artigianali dal gruppo di incappucciati che sfilava in fondo al corteo. L’intervento del servizio d’ordine degli organizzatori palestinesi, che si sono poi divisi al momento dei comizi finali, ha evitato che la situazione degenerasse, come è invece successo proprio a Roma il 5 ottobre scorso con l’assalto ai blindati di polizia e Guardia di Finanza.
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