28/5/02 Un messaggero cinico e spietato Ferito un ebreo autistico scambiato per kamikaze
Testata: Il Messaggero Data: 27 maggio 2002 Pagina: 1 Autore: un giornalista Titolo: «Ferito un ebreo autistico scambiato per kamikaze»
TEL AVIV- Un giovane israeliano, affetto da autismo, è stato scambiato ieri per un kamikaze palestinese ed è stato ferito da un soldato israeliano. Le sue condizioni, ha riferito la radio israeliana, non sono gravi.
Che notizia è mai questa? Potrebbe riguardare la cronaca locale di Kfar Saba, ma certamente non un grande giornale che si occupa di avvenimenti internazionali.
«Il giovane - ha riferito l'autista dell'autobus che da Tel Aviv va a Kfar Saba - ha destato subito il mio sospetto perché appariva trasandato, non raso, e non mi ha risposto quando gli ho chiesto che tipo di biglietto volesse» e non è comprensibile? Nelle stesse ore si svolgeva, con modalità analoghe, un attentato risultato mortale.
L'autista ha bloccato l'automezzo e ha ordinato ai passeggeri di scappare. Quindi, assieme a un soldato, ha chiesto al giovane che gli mostrasse il contenuto di un sacchetto che aveva con sè. «Ma il giovane ha continuato a comportarsi in modo strano» ha proseguito l'autista. E qui civiltà, umanità e deontologia imporrebbero discrezione e silenzio da parte di un giornale "importante". "Politicamente corretti" con i terroristi ma non con i giovani autistici e meno che mai con il popolo israeliano. A questo punto il soldato ha deciso di colpirlo a una gamba, per impedirgli una eventuale fuga.
Notate la stupefacente ricostruzione. Il soldato "decide" di colpire, non certo per evitare una probabile strage, ma per impedire la fuga di un innocente. Uno sbirro liberticida e insensato. Ecco la verità che l'articolino suggerisce.
Da una prima perquisizione è emerso che il giovane non rappresentava un pericolo per nessuno e che il suo comportamento era dovuto a problemi di comunicazione. Davvero una notizia da prima pagina. Niente privacy per gli israeliani. A quanto pare il soldato non sarà processato perché nel clima attuale di allarme- attentati il suo comportamento è apparso ragionevole. "A quanto pare" vuol sottolineare stupore, per un comportamento che l'anonimo articolista considera bizzarro, una stranezza israeliana,certamente ingiustificata. Negando rispetto al giovane autistico e solidarietà a un popolo martoriato dal terrorismo. Complimenti!
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