Mattarella si schiera con gli agenti Cronaca di Michele Zaccardi
Testata: Libero Data: 23 ottobre 2024 Pagina: 3 Autore: Michele Zaccardi Titolo: «Mattarella si schiera con gli agenti. 'Stupore per le accuse del rapporto'»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 23/10/2024, a pag. 3 con il titolo "Mattarella si schiera con gli agenti. 'Stupore per le accuse del rapporto'", il commento di Michele Zaccardi.
È tardo pomeriggio quando trapela il fastidio del Colle. Il rapporto del Consiglio d’Europa che accusa la polizia italiana di razzismo suscita infatti «lo stupore» del Capo dello Stato. Anche perché l’attacco rischia di delegittimare le forze dell’ordine. Per questo Sergio Mattarella decide di alzare il telefono e chiamare il capo della polizia, Vittorio Pisani.
Un gesto, fanno sapere dal Quirinale, con il quale il Presidente della Repubblica ha espresso «stupore per le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri, ndr) del Consiglio d’Europa». Nella telefonata, Mattarella ha anche ribadito la sua «stima e vicinanza alle forze di polizia».
Ma il dossier confezionato dall’Ecri, la commissione interna all’organizzazione internazionale con sede a Strasburgo, slegata dalla Ue e a cui aderiscono 46 Stati, ha immediatamente scatenato le reazioni politiche. La prima a intervenire, in tarda mattinata, è stata la premier, Giorgia Meloni. «Le nostre forze dell’ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie» scrive su X la presidente del Consiglio.
Poco dopo è il leader della Lega, Matteo Salvini, a intervenire con una nota durissima. «Donne e uomini in divisa attaccati vergognosamente dall’Ecri, un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani» scrive sui social il vicepremier. «Come Lega» aggiunge, «proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla Sanità anziché infangare le nostre forze dell’ordine». Salvini sintetizza così il rapporto: «Polizia italiana razzista nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana». «Se a questi signori piacciono tanto rom e clandestini, se li portino tutti a casa loro a Strasburgo» attacca il ministro delle Infrastrutture. Ma le dichiarazioni degli esponenti del governo si susseguono per tutta la giornata. L’obiettivo è uno: fare quadrato intorno alla polizia. «Non condivido una parola di quello che hanno scritto» dichiara il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «Escludo che ci siano agenti, carabinieri, poliziotti o finanzieri che siano razzisti» aggiunge il vicepremier. Che conclude: «Sono riconoscente a ogni uomo e donna che indossa l’uniforme e chi scrive che le forze dell’ordine sono razziste scrive il falso». Sulla stessa linea anche il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. «È inaccettabile» scrive su X «che un’organizzazione internazionale - di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini». Questo mentre il ministro della Difesa Crosetto afferma: «Parliamo di donne e uomini che meritano rispetto, non un’ingiuria di tale gravità. Le forze dell’ordine italiane sono un patrimonio di legalità italiano, non di parte. E spetta a tutti difenderne l’onore e la storia». Pure il presidente del Senato, Ignazio La Russa, si schiera a fianco degli agenti: «Rigetto con forza le accuse di profilazione razziale nei confronti delle nostre forze di polizia riportate nell’ultimo rapporto dell’Ecri». «Le nostre forze dell’ordine sono costituite da donne e uomini che, con professionalità, senso del dovere e dedizione garantiscono ogni giorno la sicurezza di tutti, senza alcuna discriminazione. A loro va la nostra gratitudine e la nostra solidarietà» conclude la seconda carica dello Stato. Prova invece a cavalcare le conclusioni del rapporto l’opposizione, con la senatrice dem e vicepresidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, Sandra Zampa, che parla di «polemiche strumentali» da parte del centrodestra e chiede di accogliere «la richiesta di istituire una autorità indipendente sul tema del razzismo che Ecri avanza».
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