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Informazione Corretta Rassegna Stampa
21.10.2024 Preoccupante: il Presidente francese è poco informato
Commento di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 21 ottobre 2024
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «Preoccupante: il Presidente francese è poco informato»

Preoccupante: il Presidente francese è poco informato
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2024/10/inquietant-le-president-francais-est-bien-mal-informe-304331.html

 

Emmanuel Macron alza il tiro contro Israele. A suo avviso lo Stato ebraico esiste "solo grazie a una decisione dell'ONU" e quindi deve obbedire all'ONU. Mentre è acritico nei confronti dei caschi blu di UNIFIL che hanno lasciato proliferare basi dei terroristi di Hezbollah a ridosso delle loro postazioni, senza fare una piega.

In questi giorni il Presidente Macron sta intensificando i suoi rimproveri nei confronti di Israele. “Netanyahu non deve dimenticare che il suo Paese è stato creato grazie ad una decisione dell’ONU”, aveva dichiarato rivolto al pubblico, per sostenere che “non era il momento di sottrarsi alle decisioni dell’ONU.”  Ciò ha portato ad un acceso alterco con il Primo Ministro israeliano. Per difendersi, Emmanuel Macron ha affermato che la Francia aveva “immediatamente riconosciuto lo Stato di Israele”. Il che non è vero: la Francia è addirittura uno degli ultimi Paesi occidentali ad aver riconosciuto lo Stato di Israele. Quando David Ben-Gurion dichiarò l’indipendenza nel 1948, gli Stati Uniti e l’URSS, in un raro momento di intesa, lo riconobbero immediatamente, portando con sé i rispettivi alleati. Ma la Francia temporeggia. Ne concederà il riconoscimento de facto solo otto mesi dopo, nel gennaio del 1949, e il riconoscimento de jure, cioè definitivo e completo, fino al maggio successivo, subito dopo l'adesione dello Stato ebraico all'ONU.

Oggi il Presidente francese accusa le forze israeliane nel sud del Libano di non rispettare le forze di pace dell'UNIFIL. Probabilmente non sa che la vicinanza delle loro posizioni a quelle di Hezbollah le rende particolarmente vulnerabili.

L’inviato speciale di Le Figaro, che ha potuto recarsi sul lato libanese della frontiera nel quadro di una visita organizzata dal portavoce dell’esercito israeliano, spiega: “A pochi metri all’interno del territorio libanese, i soldati hanno trovato due tunnel i cui ingressi erano nascosti sotto lastre di ferro mimetizzate …  Sottoterra, l'esercito israeliano ha scoperto delle apparecchiature di comunicazione e dei missili anticarro. Da lì, si domina tutto Israele... la baia di Haifa, Acri, Nahariya. Molto vicino, dei kibbutz e dei moshav sono stati ormai evacuati da  un anno. Ad un miliziano di Hezbollah bastava uscire dal tunnel per sparare contro di loro, e poi scomparire... Una torretta dell'Unifil si trova al massimo a un centinaio di metri.”  “Per scavare tali tunnel bisogna portare del materiale,  fare rumore”, sottolinea il generale. Secondo lui, Hezbollah avrebbe in realtà creato una “base militare nei pressi dell'UNIFIL,” trasformando gli accampamenti delle forze di pace in “scudi umani.”

In un'intervista alla stampa israeliana, Andrea Tenenti, portavoce della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano, non ha negato i fatti ma ha dichiarato senza ridere che il ruolo dell'UNIFIL non era quello di intervenire in caso di violazione della risoluzione 1701 –. disarmo delle milizie libanesi, ritiro delle suddette milizie di Hezbollah oltre il Litani. Secondo lui, la sua missione è osservare, constatare queste violazioni e trasmetterle al Consiglio di Sicurezza.

La Francia, essendo membro permanente di detto Consiglio, avrebbe dovuto quindi essere a conoscenza. Come Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia e Cina.

Nessuno di questi Paesi avrebbe quindi pensato di mettere in guardia Israele da quel che stava accadendo a due passi dal confine?

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Michelle Mazel


takinut3@gmail.com

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