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L'Iran è terrorismo 03/10/2024

4 Lettere

1. Il prossimo obiettivo è Khamenei

Finalmente, cara Deborah, finalmente. Hamas e Hezbollah sono ormai macerie. Gli Houti? Beh, robetta. Il prossimo obiettivo è Khamenei, e il popolo iraniano è sul chi va là. Certo, c'è anche Sinwar, ma verrà presto anche la sua ora e, con la sua definitiva scomparsa, anche la liberazione degli ostaggi (che Dio li protegga!). Onore all'esercito israeliano e pace in terra d'Israele! A proposito, ho sentito l'intervento di Netanyahu all'ONU: perfetto. Gliele ha ben cantate a quei parrucconi antisemiti che annaspano nella palude onusiana, tacciandoli di correità con il terrorismo islamista. Oh, hanno abbandonato l'aula, quei vili personaggi, spregevoli e infami, a conferma della necessità che la palude venga definitivamente prosciugata e che una nuova stagione di pace, libertà e giustizia si imponga nel mondo: e ciò grazie al coraggio di un piccolo popolo (faro delle nazioni) e alla collaborazione di sinceri amici sionisti (Trump tra i primi). AM ISRAEL CHAI.

Angelo Costanzo 

 

Caro Angelo, 

Come saprà, martedì ci hanno colpiti con quasi 200 missili balistici. È stato un lungo e complicato pomeriggio ma, fortunatamente, nessun israeliano è stato colpito. Riguardo al discorso di Netanyahu, chi è uscito dalla sala evidentemente non meritava di sentirlo ma chi è rimasto gli ha dedicato tutti gli standing ovation dovuti alla sua dialettica e al coraggio di dire, chiaro e tondo, cosa fosse l’ONU.

Un caro shalom

Deborah Fait

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2. Bibi Netanyahu ha reso onore a suo padre, a suo fratello e al suo popolo

Gentile Deborah

Sono passati quasi 80 anni dalla fine dell’ Olocausto e nel frattempo il popolo ebraico si è costruito uno stato. Israele è oggi ,in rapporto alla sua popolazione al primo posto nel mondo in tutti i campi e con l'esercito più forte, ma finora ha dimostrato mancanza di dignità. Dalla sua nascita ha vinto tutte le guerre a lui imposte dal suo eterno nemico, ma già nel 48 ha accettato uno scambio di prigionieri con il rapporto di 1000 per uno. Tra l'altro fra questi prigionieri arabi liberati c'era anche Nasser che poi avrebbe voluto buttare in mare tutti gli ebrei. Dopo la guerra dei 6 giorni Israele si è prostrato ai nemici chiedendo loro pace contro territori ,caso unico al mondo! Idem nel 73, guerra del kippur. In seguito all'attacco del 7 ottobre, paragonabile solo all'Olocausto ,dopo aver conquistato la striscia ,è stato costretto di trattare con gli aguzzini che chiedevano la ritirata del IDF e la liberazione dei criminali che parteciparono ai massacri in ordine di 50 per ogni ostaggio. Questa volta Netanyahu, uomo di 75 anni, dopo un anno di stress ha rifiutato il deal vergognoso e ha resistito alla pressione della sinistra israeliana, alla "palude antisemita internazionale" ,al "rimbambito" e il suo lacchè ,introducendo il "nuovo ordine". Bibi ha reso onore a suo padre, suo fratello e al suo popolo.

 Ilan Bension 

Caro Ilan,

Israele ha sempre sperato di poter fare la pace con i nemici e ha sbagliato perché non si può parlare di pace con chi ti vuole uccidere. Purtroppo, nonostante Israele abbia dimostrato sempre buona volontà e tanta pazienza, il mondo ci ha sempre condannati, prendendo le parti dei nostri assassini. Bibi ha capito che è inutile fare la parte della rana che spera che il coccodrillo la mangi per ultima e ha fatto ciò che doveva.  Abbiamo sconfitto Hamas, abbiamo decapitato Hezbollah, abbiamo vinto, quasi, perché ci sono ancora troppi ostaggi nostri nelle mani dei mostri. Se il mondo fosse più intelligente e non giustificasse sempre i tagliagole e ci aiutasse a farla finita con l’Iran, forse, una volta conclusa la guerra, potremmo vivere in pace almeno per una decina d’anni dopo la batosta che gli abbiamo inflitto.

Un caro Shalom

Deborah fait

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3. Hezbollah, Iran e al Qaeda sono legati

Gentile Deborah, 

 Mi scusi se la disturbo ancora a distanza di poco tempo, ma nel suo lungo articolo del 29 scorso, lei ha affermato che l'organizzazione terroristica Hezbollah sarebbe stata coinvolta nell'attentato alle Torri Gemelle, cosa di cui non ho potuto trovare riscontri, almeno in rete. Si riferiva forse agli attentati del 1993? Ci può chiarire meglio la questione? Sempre con simpatia

                     Massimo Ricci

Caro Massimo,

Nell’attentato alle Torri erano coinvolti, anche se non partecipanti direttamente, molti dei registi del terrore, fra cui anche l’Iran. Ricordo che all’epoca si diceva che Khalid Sheikh Mohammed, che si era arrogato il “merito” di essere l’ideatore dell’attentato, fosse stato anche in contatto con gli ayatollah. Lei mi ha fatto sorgere un dubbio ma, comunque, con tutto il male che ha fatto Hezbollah, un attentato in più o uno in meno, non fa differenza. Del resto gli USA, con Israele, sono sempre stati una spina nel fianco degli ayatollah, forse per questo qualcuno all’epoca aveva paventato l’idea che fossero coinvolti anche loro, oltre Al Qaeda.

Un cordiale shalom

Deborah Fait

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4. Netanyahu sa distinguere fra un popolo e il suo governo

Cara Deborah,

l'Iran, tra l'indifferenza (se non addirittura con il sostegno) del mondo arabo e occidentale predica da più di quaranta anni la distruzione di Israele e degli ebrei nel mondo. E non solo lo predica ma lo ha messo in pratica indirettamente tramite i suoi sanguinari e vili caudatari (Hamas, Houthi, Hezbollah e loro affiliati) e direttamente con i suoi missili lo scorso aprile. Qualunque governo, sottoposto ad un trattamento del genere, non avrebbe che parole di odio verso uno stato siffatto, considerandolo un tutt'uno. Ma non Israele. Il tanto vituperato Natanyahu, il quale sarebbe, secondo l'opinione del civile occidente, l'unica causa della spaventosa situazione mediorientale, invece cosa fa? Una cosa che in un mondo alla rovescia come il nostro è paradossale: distingue un governo dalla sua popolazione. Riconosce la differenza tra governanti e governati, non condanna un intero popolo, una intera nazione, un'intera religione. Anzi, elogia questo popolo. Proprio come da noi: i "democratici" starnazzano "Io sono antisionista ma non antisemita! Critico solo il governo israeliano!". Intanto gli ebrei (italiani!)  devono guardarsi le spalle soprattutto in vista della celebrazione del 7 ottobre, "eroico atto di resistenza" di macellai stupratori su ebrei inermi. 

Con sincera stima,

Sandra Biglino

 

Cara Sandra,

ha ragione. Il popolo iraniano, anzi persiano perché molti amano essere definiti così, non ha niente a che vedere con quel governo di assassini. La Persia ha una lunghissima e gloriosa storia di cultura e civiltà prima di cadere tra le grinfie dell’islam. Se l’Occidente fosse più intelligente, aiuterebbe Israele e il popolo persiano a liberarsi di quel regime venefico, invece di inchinarsi al cospetto dei barbuti con turbante.

Con i 180 missili balistici che ci hanno sparato contro martedì pomeriggio senza colpo ferire, hanno dimostrato di essere deboli e incapaci. Credo che se tutti, UE, USA e ONU si alleassero con Israele e l’opposizione iraniana, non sarebbe tanto difficile rimettere al suo posto, il legittimo pretendente al trono, Reza Pahalavi che non aspetta altro che di tornare a casa sua.

Un caro shalom

Deborah Fait


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