Lettera: Otto per mille
Gentilissima signora Fait, le segnalo che anche quest’anno, come ormai da molti anni, ho indicato come beneficiaria del mio 8 per mille l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Specifico che non sono ebreo ma che, così come in passato i miei genitori, nutro una profonda stima ed ammirazione per il vostro popolo e con questo piccolo gesto (non credo si tratti di una grande somma) vorrei testimoniare ancora una volta la mia vicinanza ed il mio sostegno alla nazione di Israele. Inoltre, scegliendo questa destinazione del mio 8/1000, penso di aver inferto un piccolo colpo alla truffaldina legge cattocomunista italiana che ne regola la destinazione, che distribuisce l’otto per mille dell’ammontare dell’IRPEF ripartendo l’importo per cui non è stata indicata dai contribuenti alcuna destinazione con le stesse percentuali dell’importo attribuito ai vari beneficiari, donando così somme enormi alla CEI del cardinale Zuppi ed alla Chiesa di questo simulacro di papa, prevaricando la volontà dei contribuenti.
Am Israel chai.
Franco Cattaneo
Caro Franco,
l’odio contro gli ebrei e Israele è ormai fuori controllo , da ogni parte ci giriamo ci arrivano addosso accuse, demonizzazioni, insulti, auguri di morte. Non se ne può più, pare un incubo ma purtroppo è la realtà. Per questo quando vediamo che qualcuno ci ama, ci rispetta e capisce la situazione drammatica in cui ci troviamo proviamo grande gioia e commozione.
La ringrazio con tutto il cuore per le sue parole. In prossimità del 7 Ottobre, un anno dopo le atrocità commesse dai palestinesi, il suo Am Israel Chai è un augurio particolarmente straziante. Si, il Popolo di Israele Vive, ora e sempre!
Shalom,
Deborah Fait