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Come Hamas usa la brutalità per mantenere il potere La popolazione palestinese odia Hamas, anche se non può farsi sentire. Perché la strategia di Hamas mira deliberatamente al massacro dei civili di Gaza, per ottenere il favore dell'opinione pubblica internazionale. Questa accusa non è una novità, mi direte. I portavoce di Israele lo sostengono da molto tempo. Solo che vengono ignorati. Le Nazioni Unite si pentirebbero di danneggiare la reputazione di un’organizzazione anche se qualificata come terroristica da molti Paesi membri. Il suo Segretario Generale non esita a considerare i militanti di Hamas come dei combattenti per la libertà: lui ha osato legittimare, in un certo senso, il mostruoso attacco del 7 ottobre in quanto, secondo lui, è avvenuto dopo anni di un’opprimente occupazione. Solo che questa volta è il New York Times a farne l’eco. Questo importante quotidiano liberale, che conta dieci milioni di abbonati e sostiene il candidato democratico alle elezioni presidenziali americane, si è spesso anche rivelato critico nei confronti di Israele. Ma quello che rivolge contro Hamas è un vero e proprio atto d'accusa. In un articolo datato 13 settembre, l’articolo afferma “di essere basato su interviste con più di tre dozzine di funzionari statunitensi e israeliani, membri di Hamas e residenti palestinesi di Gaza. Molti funzionari hanno parlato sotto anonimato per discutere valutazioni sensibili dell'intelligence. Molti palestinesi hanno parlato sotto anonimato perché temevano ritorsioni.” Le sue conclusioni? “Il gruppo ha abusato di ostaggi e di palestinesi nel tentativo di mantenere il controllo di Gaza e di condurre una guerra di insurrezione…” Mentre governi e media menzionano ripetutamente la perdita di vite umane nell’enclave palestinese, il New York Times ricorda che Hamas mette deliberatamente in pericolo i civili e sottolinea che “la pratica di Hamas di operare all’interno di aree civili di Gaza ha provocato forti critiche da parte dei palestinesi…” Leggiamo ancora: “Coloro che lanciano razzi e sparano proiettili da zone abitate da civili non si preoccupano dei civili”, ha dichiarato Abu Shaker, la cui famiglia è stata sfollata più volte. Lui ha chiesto di essere identificato con il suo soprannome. “Se volete combattere Israele, fatelo pure. Ma perché venite a nascondervi qui tra i civili?” Il NYT aggiunge che “alcuni palestinesi in varie interviste hanno affermato che Hamas ha messo gli abitanti di Gaza nel mirino di Israele lanciando attacchi dai quartieri, scavando tunnel sotto edifici di abitazione e nascondendo degli ostaggi nei centri delle città.” Il giornale non dimentica la responsabilità di Israele e non gli risparmia le sue critiche. Vuole però sottolineare che “la realtà della guerra, secondo i funzionari americani, è che l'esercito israeliano e Hamas commettono atti discutibili quasi ogni giorno. Molti rapporti esaminati dagli analisti dell’intelligence statunitense riguardano azioni israeliane: attacchi militari che uccidono un gran numero di civili, attacchi per sbaglio ai convogli umanitari o altri incidenti mortali. Ma gran parte delle informazioni riguardano Hamas, sia i suoi atti di terrorismo contro gli ostaggi che i suoi abusi contro i palestinesi.” È tempo che questa verità venga finalmente riconosciuta.
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