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Libero Rassegna Stampa
14.09.2024 Trump: se Kamala fosse alla Casa Bianca, Israele cesserebbe di esistere
Analisi di Andrea Morigi

Testata: Libero
Data: 14 settembre 2024
Pagina: 14
Autore: Andrea Morigi
Titolo: «Gli antisemiti contro la Harris (che boicotta Israele)»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 14/09/2024, a pag. 14 con il titolo "Gli antisemiti contro la Harris (che boicotta Israele)", l'analisi di Andrea Morigi.

Princìpi non negoziabili» e Destra -
Andrea Morigi

Nonostante i gruppi pro-Pal più antisemiti attacchino Kamala Harris, la candidata democratica alla Casa Bianca boicotta Israele, al punto che il candidato repubblicano Donald Trump avverte: con lei presidente, nel giro di due anni, Israele cesserebbe di esistere.

Il gruppo pro-palestinese «Abandon Biden», attivo negli Stati Uniti, ha annunciato ieri di aver lanciato una nuova campagna, denominata «Abandon Harris», all’inizio di questa settimana.
Il movimento, inizialmente creato per opporsi alla rielezione del presidente Joe Biden, ha ora deciso di concentrare i suoi sforzi contro la vicepresidente Kamala Harris, con l’obiettivo dichiarato di impedirle di vincere le elezioni presidenziali del 2024 per non essersi impegnata abbastanza a sostegno dei terroristi islamici di Hamas e contro il governo di Israele guidato da Benjamin Netanyahu.
In un comunicato, il gruppo ha spiegato che la sua «missione è ora focalizzata sullo smascheramento e l’opposizione a Kamala Harris e alla sua complicità nel genocidio». Il movimento accusa Harris e l'amministrazione Biden di essere complici nel conflitto in corso a Gaza, definendo il partito Democratico un «partito del genocidio e della pulizia etnica». Della sorte degli ostaggi israeliani, a poche settimane dal primo anniversario del loro rapimento e della strage di civili del 7 ottobre scorso, non si fa alcun cenno.
«Fare appello alla coscienza del Partito Democratico è una perdita di tempo», afferma il gruppo, sottolineando che il partito non ha mostrato alcun interesse a fermare quello che descrive come un «genocidio» nella Striscia di Gaza. «Non sono semplici spettatori; sono partecipanti attivi a questa violenza brutale e imperdonabile», prosegue il comunicato, che critica duramente l'amministrazione per la sua gestione del conflitto israelo-palestinese. La campagna «Abandon Harris» si propone di «assicurare che Harris perda le elezioni del 2024» e di lanciare un chiaro messaggio contro qualsiasi candidato che si presenti con quella che il gruppo definisce una «piattaforma di genocidio». Il movimento invita altri a unirsi nella lotta per ritenere i Dem responsabili dello «spargimento di sangue a Gaza», emerso come conseguenza del conflitto tra Israele e Hamas, iniziato dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre.
Il lancio della campagna «Abandon Harris» segue una settimana di intense proteste anti -Harris alla Convention Nazionale Democratica di Chicago, dove dimostranti, tra cui il candidato indipendente alla presidenza Cornel West, hanno esposto cartelli con la scritta «Abandon Harris» al di fuori del perimetro di sicurezza dell’evento.
L’intensificazione della mobilitazione contro la vicepresidente potrebbe mettere in secondo piano l’ostilità della candidata Dem nei confronti di Gerusalemme, che Donald Trump ha messo in evidenza durante l’ultimo confronto tv fra i due, affermando che nel giro di due anni, se la Harris fosse alla Casa Bianca, Israele cesserebbe di esistere.

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