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Concerto delirante a Torino e Veneziani attacca gli ebrei 04/09/2024

2 Lettere: Concerto delirante a Torino e Veneziani attacca gli ebrei

1. Concerto delirante dei Massive Attack a Torino

Gentile signora

Fait ieri sera 2 settembre ho assistito, a Torino, ad un concerto del gruppo inglese Massive Attack, un tempo uno dei miei preferiti. Ebbene, lasciando stare la qualità musicale, l'intero concerto è stato caratterizzato da un pressoché continuo attacco a Israele e Netanyahu. I musicisti quasi non si vedevano tanto erano in ombra, in compenso il maxi-schermo dietro alla band si riempiva continuamente di video e fake news atte a screditare Israele ed il suo premier, con una tale veemenza che penso avrebbe messo in imbarazzo perfino Hamas. A dire il vero nei video erano presenti alcuni accenni anche all'Ucraina e a Putin, ma ciò non generava alcuna reazione nei presenti, mentre quando compariva Netanyahu si levavano bordate di fischi, nonché qualche sciacalletto che intonava il triste e tristo slogan "frì frì palestain", con tanto di bandiera annessa. Mi chiedo come si possa in buona fede accostare uno stato aggressore come la Russia ad uno stato aggredito come Israele. Ma naturalmente la buona fede non c'entra, è solo odio e disinformazione.

Cordiali saluti

Lorenzo Tocco

Caro Lorenzo,

Non conosco questo gruppo, a causa della mia veneranda età sono rimasta a Mina e Lucio Battisti, ma quello che lei scrive mi ha indignata e incuriosita tanto da cercare notizie di questo cosiddetto concerto che sembra sia stato un manifesto politico delirante, imbevuto di antisemitismo. Ho letto che al Today Festival di Torino erano presenti 8000 che hanno segnato il sold out. Ma bene! 8000 persone con bandiere della Palestina sventolanti già prima dell’inizio dello show e urlanti free Palestine. Leggendo l’articolo ho saputo che questo è un gruppo inglese a conferma che l’Inghilterra è diventata uno dei paesi più antisemiti d’Europa. Persino il nuovo Premier, che sembrava così moderato, con tanto di moglie ebrea, si sta adeguando e ha ordinato di non mandare più armi a Israele. Infastidisce l’idea che tanti di quegli 8000 presenti al concerto, ne siano usciti con l’odio antisemita nel cuore ma questo è l’andazzo di questi tempi. Stiamo tornando al 1938 e alle campagne contro la “razza ebraica”. Lei scrive “È solo odio e disinformazione”. Giusto, ma io mi fermerei al “solo odio” perché chiunque se lo desidera può informarsi e ragionare. Questo fa sì che da ottobre a oggi siano venuti in Israele, facendo alyah, quasi 30.000 ebrei europei, dimostrando di essere spaventati più dall’odio che circola in Europa che dalla guerra che Israele combatte contro il Male assoluto di Hamas

La ringrazio per l’informazione e le mando un affettuoso shalom

Deborah Fait

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2. Marcello Veneziani attacca gli ebrei sia quando rispondono che quando sono vittime

Gentile Sig.ra Fait,
Spero che non sia un problema se le scrivo questa e-mail in inglese. Sono una studentessa di lingua italiana e temo di non riuscire a esprimermi correttamente in italiano. Leggo regolarmente articoli in italiano per migliorare la mia comprensione e leggo spesso articoli sul suo sito web data la mia preoccupazione per la quantità sempre crescente di antisemitismo che stiamo vedendo nei media. Di recente ho letto due articoli scritti da Marcello Veneziani e sono rimasta disgustata dai commenti che ha fatto sugli ebrei. Nel primo articolo, critica gli ebrei per essere aggressori (e francamente sembra deluso dal fatto che l'Iran non abbia attaccato con successo i cittadini israeliani). E poi due giorni dopo, critica gli ebrei per essere vittime. Trovo i commenti del Sig. Veneziani deplorevoli e ipocriti dato che sta criticando gli ebrei per essere sia vittime che aggressori. Ho letto un po' di altri articoli scritti dal Sig. Veneziani e sembra che non sia estraneo all'antisemitismo. Date le orribili notizie che abbiamo visto oggi riguardo agli ostaggi israeliani, ho sentito il bisogno di dire qualcosa. Speravo che qualcuno del vostro staff potesse rispondere ai commenti spregevoli del signor Veneziani.
Grazie,
Jennifer D’Amico Tabak

https://www.marcelloveneziani.com/articoli/i-kamaleonti-cantano-per-la-casa-bianca/

"Un’amministrazione che non riesce a imporre la pace da nessuna parte ma soffia pericolosamente sulla guerra con la Russia e l’Iran e non riesce a fermare la mattanza quotidiana di Gaza, i crimini sulla popolazione, le famiglie sterminate (salvo annunciare di continuo fantomatici attacchi dell’Iran che poi non avvengono).."

https://www.marcelloveneziani.com/articoli/il-vittimismo-e-lideologia-dominante/

"Il vittimismo trova la sua legittimazione storica e ideale in rapporto al Male Assoluto, il nazismo e i suoi parenti: la prima Vittima per antonomasia, è l’Ebreo. Tutto il giudizio storico contemporaneo parte dall’ossequio alla Vittima della Shoah."

Cara Jennifer, 

Marcello Veneziani è un bravissimo giornalista, scrive così bene che sarebbe un piacere leggerlo se non avesse il difetto cui lei accenna: i suoi articoli non sono immuni da antisemitismo. I commenti da lei segnalati sono veramente disgustosi, colmi di ipocrisia, e sono un triste esempio di come il livore contro gli ebrei confonda anche i cervelli più brillanti. Molti anni fa avevo letto una frase significativa: “gli ebrei sono odiati se ricchi,  se poveri; se di sinistra o di destra; se padroni e se servi. Comunque sia l’ebreo è odiato”. Questa è una realtà dibattuta da filosofi e scienziati ma nessuno ne è venuto a capo. Io scrivo spesso che l’antisemitismo è un virus dell’anima che l’essere umano tramanda di generazione in generazione. Israele è odiato semplicemente perché è il paese degli ebrei. Questo risulta inaccettabile a molti ed è il motivo per cui hanno accettato l’invenzione del “popolo palestinese” come scusa per cacciare gli ebrei dalla propria terra.

Non mi risulta che Veneziani sia rimasto turbato per altri morti:

Guerra civile in Afghanistan: oltre 1.000.000 di morti.

Guerra civile in Siria: oltre 500.000 morti.

Guerra civile in Yemen: oltre 230.000 morti.

Guerra civile in Somalia: oltre 500.000 morti.

La ringrazio per la sua bella lettera e continui a leggerci.

Un cordiale shalom

Deborah Fait


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