Per l’Osservatore Romano conta quello che dice Arafat Vaticano come la UE
Testata: L'Osservatore Romano Data: 28 agosto 2003 Pagina: 0 Autore: un giornalista Titolo: «in merito ad una intervista»
Da: http://www.vaticano.va/news_services/or/or_quo/text.html#5 raccoglie le dichiarazioni di Yasser Arafat sugli attacchi terroristici da parte delle organizzazioni palestinesi e sulla rottura della tregua proclamata a fine giugno In una intervista concessa oggi all'agenzia di stampa "Reuters", l'anziano rais ha ricordato come già in passato lui stesso abbia ordinato arresti di esponenti di Hamas e di altri gruppi radicali ed ha ribadito di essere pronto a farlo di nuovo, ma non se continueranno gli attacchi israeliani". Nonostante le innumerevoli prove presentate dalle autorità israeliane sulla complicità di Arafat con il Terrore, l’Osservatore Romano trova opportuno riportare dichiarazioni francamente ridicole e senza alcun significato politico, essendo Arafat privo ormai di qualunque credibilità agli occhi sia degli Stati Uniti che di Israele. Solo l’Europa continua a sperare che "l’anziano rais", come lo definisce nostalgicamente l’Osservatore, possa rimanere in gioco. Bloccando il consolidamento dei servizi di sicurezza sotto la direzione del premier Abbas (Abu Mazen), Yasser Arafat pone un freno alla lotta contro il terrorismo, compromettendo ancora di piu' le speranze del popolo palestinese per la pace e per uno stato palestinese a fianco di Israele in pace e sicurezza aveva detto Claire Buschan, consigliere del presidente degli Usa Bush, che aveva aggiunto che "servono azioni per smantellare le organizzazioni e le reti terroristiche". Ma Arafat non ha mai dimostrato alcuna volontà politica di fermare la mano omicida di Hamas e della Jihad. Il comunicato di Yasser Arafat con l'appello ai gruppi armati per il "rispetto della tregua", dice: il presidente Arafat fa appello a tutti i gruppi e movimenti affinche' si impegnino a rispettare un cessate il fuoco per dare una chance agli sforzi di pace internazionali al fine di attuare la roadmap che il governo israeliano si rifiuta di rispettare. L’Osservatore ha letto bene queste dichiarazioni, ha compreso fin in fondo la comicità dell’accusa che Arafat rivolge a Israele, di aver cioè interrotto lei la road map? Non importa di chi siano le responsabilità, all’Osservatore Romano e alle autorità vaticane preme solo di sottolineare che malgrado il fallimento del raid e le critiche che giungono da più parti, Israele ha annunciato che continuerà ad adottare la strategia delle "eliminazioni mirate". Invitiamo i nostri lettori a scrivere il loro parere alla redazione de L'Osservatore Romano. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail già pronta per essere compilata e spedita.