Lettera: gli errori si possono cancellare
Cara Deborah,
da sempre sono stato un tuo ammiratore, sei veramente grande! Quante ce ne vorrebbero come te, sei una penna fantastica.
Oggi leggo come al solito il tuo splendido articolo:
“Un errore di Moshè Dayan che stiamo ancora pagando. Ma gli errori si possono cancellare”.
Nessuno fino ad oggi aveva osato dire questa cosa. Nel 1973, con altri scavezzacolli come me, volevano ricominciare a ricostruire il tempio, ti risparmio i particolari.
Ma tu hai ragione da vendere, le moschee sono state costruite sul Monte del Tempio, è ISRAELE quindi.
L'eroe Moshè Dayan firmò quell'accordo per augurarsi una pacifica convivenza, ma l'accordo da parte araba non fu mai rispettato, quindi basta, è inutile fare i buoni con i cattivi, basta con l'ebreo buono, dobbiamo essere giusti come dice la santa Torah, e allora sbattiamoli fuori.
Giorgio Ghershom Pavoncello
Caro Giorgio,
Grazie infinite per le tue parole che mi hanno commossa e inorgoglita. L’errore fatto in buona fede da Dayan mi tormenta ancora. Dopo la vittoria del 67 avremmo potuto fare quello che volevamo ma purtroppo non conoscevamo ancora bene l'anima arabo musulmana. Grazie a te per il magnifico lavoro che fai. Sei il migliore!
Un abbraccio
Deborah