giovedi` 21 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Michelle Mazel
Europa/Medio Oriente
<< torna all'indice della rubrica
Solidarietà araba e fratellanza islamica 29/08/2024

Solidarietà araba e fratellanza islamicae
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2024/08/solidarite-arabe-et-fraternite-islamique-302284.html

L'esercito israeliano libera un ostaggio a Gaza | ANSA.it

Il 7 ottobre, venivano compiute atrocità al grido di "Allah è il più grande", atrocità compiute anche ai danni di altri musulmani. Il 27 agosto a distanza di mesi l'Idf libera un altro ostaggio, è un uomo di fede musulmana, a riprova del fatto che Israele protegge tutti i suoi cittadini ebrei e non

Il 7 ottobre, l’ondata delle orde di Hamas si è abbattuta sui kibbutz e sulle città intorno alla Striscia di Gaza, seminando morte e distruzione e commettendo atrocità indicibili al grido di “Allah è grande”; poi si è ritirata, portandosi via 251 persone utili come ostaggi. Tra queste persone c'era Kaid Farhan Alkadi, 52 anni, un beduino del Negev, padre di dieci figli, che quel giorno era andato a lavorare come di consueto presso la fabbrica di imballaggi del Kibbutz Magen dove svolgeva il suo ruolo di guardiano. Il suo doppio status di arabo e di musulmano non aveva avuto alcunpeso adeguato per essere risparmiato. Imprigionato nei sinistri cunicoli dell'organizzazione terroristica, non ha beneficiato di un trattamento di favore, dovendosi accontentare, come la maggior parte degli ostaggi, di un po' di pane, e neppure tutti i giorni. Come tutti loro, non gli è mai stata permessa la visita di un rappresentante della Croce Rossa.

Lo scorso martedì mattina, 27 agosto, lui era ancora uno dei 109 ostaggi – vivi o morti – ancora nelle mani di Hamas, che intende scambiarli a caro prezzo. Quel pomeriggio, pensò di avere un'allucinazione quando udì una voce che chiamava il suo nome in ebraico. L'esercito israeliano, sulla base di precise informazioniottenute dai servizi segreti, aveva avviato un'operazione ad alto rischio per liberarlo. In realtà si temeva che i soccorritori fossero stati attirati in una trappola o che attorno al prigioniero fosserostati ammucchiati degli esplosivi. Per fortuna non è andata così. Kaid Farhan Alkadi è stato portato fuori dal tunnel, e dopo undici mesi senza vedere la luce del sole teneva le palpebre socchiuse. Gli hanno dato subito degli occhiali da sole prima di trasferirlo velocemente sull'elicottero che l’avrebbe riportato in Israele. Bisognava agire rapidamente in quella zona di combattimento. In pochi minuti il ​​beduino è arrivato all'ospedale Soroka di Beersheba dove è stato curato da un'équipe specializzata.

Quella sera aveva ancora difficoltà a credere di aver avuto tanta fortuna. Indebolito, smagrito – ha perso 25 chili secondo i familiari – con gli occhi ancora tormentati dal lungo incubo appena vissuto, lui cerca di sorridere. I suoi fratelli gli si stringono intorno; uno di loro arriva correndo, portando in braccio il bambino di sei mesi nato durante la prigionia di suo padre.

Il Primo Ministro Netanyahu e poi il Presidente Herzog telefonano per avere sue notizie. Lui insiste sulla necessità di salvare rapidamente gli ostaggi ancora vivi prima che sia troppo tardi. Ora dovrà sottoporsi a degli esami prima di poter finalmente percorrere la strada verso casa. E Hamas? Deluso per aver perso la faccia – e per aver perso uno dei suoi assi nella manica – cerca di fare bella figura e afferma contro ogniverosimiglianza di essere stato lui ad aver scelto di liberare il beduino per la solidarietà araba e la fratellanza islamica... a distanza di undici mesi.

Immagine correlata

Michelle Mazel


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT