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I teorici di Hamas I terroristi di Hamas godono del supporto internazionale di alcuni paesi, non solo con slogan ma anche con ingenti finanziamenti. Ma anche in occidente nelle piazze si sentono cori che inneggiano ad Hamas Sappiamo che decine di milioni di persone in tutto il mondo sostengono ciecamente Hamas e si rifiutano di considerarlo un’organizzazione terroristica – a differenza in particolare degli Stati Uniti; del Canada, dell’Inghilterra, della Nuova Zelanda, della Francia, dell’Unione Europea, dell’Argentina, del Giappone e ovviamente di Israele. Per queste schiere di giovani e di meno giovani, i membri di Hamas sono degli autentici combattenti per la libertà, per non dire eroici combattenti della resistenza pronti a morire come martiri per liberare tutta la Palestina – dal Mar Mediterraneo al Giordano – dall’ ’occupante sionista’. Ma hanno meno familiarità con i teorici che nell’ombra cercano di portare avanti questo obiettivo. Dei documenti rinvenuti di recente hanno sollevato appena un lembo del velo che ricopre le loro attività. È al rispettabilissimo quotidiano britannico The Telegraph che dobbiamo la loro pubblicazione. Sono molto anteriori al conflitto attuale e risalgono a poco più di due anni fa. L’allora Primo Ministro, Liz Truss, aveva ventilato la possibilità di spostare l’ambasciata britannica a Gerusalemme, come aveva fatto Donald Trump. Come contrastare questo progetto scandaloso? Di quali mezzi di pressione poteva disporre Hamas? Non è chiaro chi per primo abbia menzionato il grande cimitero di guerra britannico amministrato dalla Commonwealth War Graves Commission, situato nel centro di Gaza. È qui che riposano più di tremila soldati del Commonwealth caduti durante i combattimenti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Perché non minacciare di violare le loro tombe e di dissotterrare i loro resti se l'Inghilterra non avesse accolto le loro richieste? Secondo i documenti riportati da The Telegraph , si parlava di un immediato ritiro della proposta di trasferimento dell'ambasciata a Gerusalemme nonché di una richiesta di pagamento per l'affitto del terreno con effetto retroattivo alla sua costruzione nel 1917. In caso di rifiuto, “I corpi sarebbero stati classificati come prigionieri e il comune li avrebbe rimossi dal cimitero e li avrebbe conservatifino a quando non fosse stato raggiunto un accordo”.… “ Il governo britannico si troverà in una posizione imbarazzante davanti al popolo britannico, alla sua élite politica e ai suoi militari, se un Paese profanasse i cadaveri dei suoi soldati.” Non è stato necessario ricorrere a questo piano così abilmente elaborato dai tecnici di Hamas, visto che l'Inghilterra non ha portato a termine il progetto di trasferire la propria ambasciata. Salvo poche eccezioni, questa rivelazione da parte di TheTelegraph* non ha provocato alcuna ondata di indignazione nel Regno Unito, dove il sostegno ad Hamas non accenna a calare. Alcuni non si dicono del tutto convinti dell'autenticità dei documenti. Sempre secondo The Telegraph, Hugh Lovatt, membro senior del programma Medio Oriente e Nord Africa presso il Consiglio europeo per le relazioni estere, ha affermato che il documento “non è un evidente falso”, ma che non vi è alcuna chiara indicazione che si tratti di un documento ufficiale di Hamas. "In genere mi aspetterei un titolo coranico/islamico come 'Nel nome di Dio misericordioso'", ha detto. Nel frattempo Hamas continua a contrattare ferocemente i resti degli israeliani assassinati il 7 ottobre o nelle carceri di Gaza. Michelle Mazel |
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