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Deborah Fait
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Tishà be Av. Il 9 del mese di Av tra digiuno e tensione 14/08/2024

Tishà be Av. Il 9 del mese di Av tra digiuno e tensione
Diario di guerra di Deborah Fait 

Tisha b'Av through the ages – The Australian Jewish News

Sono passati 1954 anni dall'ultima distruzione del Tempio di Gerusalemme, eppure il senso di inquietudine verso un futuro incerto e ritornato a farsi sentire, l'ormai promesso attacco dell'Iran vuole ripetere la distruzione di allora, ma su tutta Israele

Il Tempio di Gerusalemme è stato distrutto due volte, il 9 del mese di Av del 586 a.C. da Nabucodonosor e la seconda volta da Tito nel 70 d.C, sempre in quella data, il 9 del mese di Av. Gli ebrei religiosi pregano, piangono e digiunano per 24 ore, chi può va al Kotel di Gerusalemme ( Muro del Pianto). Siamo nel 2024, 1.954 anni dopo siamo ancora a quel punto. Ancora il popolo ebraico teme la distruzione, ancora viene minacciato di morte violenta. Abbiamo vissuto la notte di Tishà be Av, il 12/13 agosto, aspettando il colpo promesso dall’Iran. La tensione era ed è ancora palpabile, poco traffico, poca gente per le strade, molto silenzio. L’esercito ha avvisato di stare nei pressi dei rifugi, sappiamo che i nostri soldati sono pronti ma tutto tace. È la strategia dei nostri nemici, farci vivere nella paura, nel terrore che i loro missili puntati su Tel Aviv arrivino da un momento all’altro. L’attesa è peggiore dell’attacco perché ti logora dentro, ti fa provare una sensazione di vuoto che solo l’angoscia può riempire. Ognuno di noi si informa dove si trovano i propri cari perché si teme per i figli e i nipoti più che per se stessi. I palestinesi usano la loro gente come scudi umani per darla a bere a tutto il mondo che, nella sua infinita idiozia, si rivolta contro Israele e, allo stesso modo, col perfido cinismo che li anima, tentano di farci saltare i nervi usando la strategia della tensione. Due piccioni con una fava per farci sentire odiati e minacciati di morte allo stesso tempo. Dovrebbero sapere che dopo 1954 anni di -ebrei dovete morire- , se siamo ancora qui, un motivo ci sarà e il motivo è che siamo forti, che siamo sempre fiduciosi e che da ogni colpo, anche il più feroce e crudele, ci rialziamo e riconciamo tutto da capo. La distruzione del Tempio, la diaspora, l’Inquisizione, la cacciata degli ebrei dalla Spagna, l’espulsione degli ebrei dall’Inghilterra, i pogrom, la deportazione degli ebrei d’Europa ad Auschwitz, il gas, i forni crematori. Dopo tutto questo abbiamo avuto la forza di tornare e di ricreare la nostra nazione esattamente dove era 2000 anni fa, abbiamo reinventato la nostra antica lingua adattandola ai tempi moderni, e non ci siamo mai vendicati del male ricevuto. Eppure ci odiano ancora, chiedono a Israele di fare ciò che mai è stato preteso da nessun paese attaccato da guerre e terrorismo. Ci vietano il diritto alla difesa e quando lo usiamo per poter continuare a vivere, ci insultano, ci maledicono, ci minacciano. Accettano dai palestinesi orrori che negherebbero a chiunque, li ricoprono di soldi che sono usati per armi e terrorismo, lo sanno e continuano a mandarglieli. Accusano i sionisti di essere colonialisti nonostante Israele sia nata da una geniale idea di socialismo inventando il kibbutz dove medici, ingegneri, architetti, intellettuali, appena usciti dai campi della morte nazisti, si sono messi a fare i contadini perchè Erez Israel diventasse un giardino, per redimerlo dalle paludi e dalla desolazione cui era stato abbandonato prima dall’occupazione turca e poi britannica. I nazi -islamici palestinesi, alleati di Hitler, assassini e terroristi, vogliono rubarci la terra e, per ottenerlo, non solo ci ammazzano ma stanno mistificando la storia, complice tutta la sinistra mondiale che ama la fame e la miseria delle dittature mediorientali. Purtroppo non sono esenti da questa bruttura alcuni ebrei di sinistra, antisionisti perché fedeli all’ideologia comunista e spesso antisemiti loro stessi. I tristemente famosi odiatori di sé, alcuni anche italiani, pagliacci della sinistra. Ieri sera, forse per commemorare gentilmente insieme a noi, il 9 di Av, Hamas ha sparato due missili su Tel Aviv. Uno è caduto in mare, il secondo a Gaza. Se ha fatto dei morti palestinesi saranno attribuiti a Israele per la gioia di Yahya Sinwar e dei suoi complici europei e americani. Questo mondo decadente e marcio è pronto a credere alle frottole palestinesi pur di saziarsi di odio per il popolo di Israele. Quando saranno satolli e l’Europa sarà diventata completamente Eurabia pagheranno le loro colpe. Non credo che mi dispiacerà.

Deborah Fait

Deborah Fait


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