Vero, cara Deborah, c'è malafede nell'atteggiamento dell'Occidente riguardo al conflitto in corso. Non sono, le nostre elite, buontemponi che abboccano a ogni fandonia dal fronte palestinese. No, costoro sanno perfettamente la verità, sanno che Hamas è violenza e menzogna, sanno che i terroristi si confondono e si camuffano tra i palestinesi e sanno anche che non pochi palestinesi, cosiddetti civili, sono corresponsabili delle efferatezze di Hamas. Tante le evidenze: dalla fattiva loro partecipazione al massacro del 7 ottobre, al giubilo all'arrivo delle "prede" in quel di Gaza (accolti con maramaldesca crudeltà), all'attività di impietosi carcerieri degli ostaggi. Ma, malgrado si sappia perfettamente la verità, in Occidente si continua a dar contro Israele, per pavidità o per ideologia. Ci si potrebbe domandare, allora: è una battaglia di verità persa, quella di Informazione corretta e dei non numerosi altri organi di stampa? Sarei tentato a inclinare per il sì , ma la ragione mi porta a sperare. A sperare che la definitiva e improcrastinabile sconfitta del fronte del male e la decapitazione del suo burattinaio iraniano conduca l'Occidente a più miti consigli e a più realistiche azioni.
Shalom
Angelo Costanzo
Cara Deborah, per conoscenza le trasmetto copia della lettera da me inviata oggi stesso al direttore de la Verità, Maurizio Belpietro.
Egregio direttore, leggo il suo giornale da una vita e mi sembra che esso sia alquanto parco nel dare notizie su Israele. Oggi, per esempio, la sua prima pagina non ne dà alcuna, diversamente dai suoi "fratellastri" Libero e il Giornale. Non oso pensare che la sua sia una scelta che affonda in qualche pregiudizio non dico antisemita ma anti Israele sì (qualche sospetto l'ho, invece, per il pur ottimo Veneziani). Qualche giorno fa l'ho interpellata per sapere perché il suo giornale non trova lettura nel pregevole (e da me molto seguito) sito di informazione "Informazione corretta": non ho avuto punta risposta. La prego, non mi deluda, mi conforti in qualche modo. Non vorrei avere il dispiacere di mai più leggere il suo giornale. Grazie per l'attenzione.
Distinti saluti
Angelo Costanzo
Caro Angelo,
Le confesso che sono molto sconfortata e soprattutto schifata. Poco fa leggevo le notizie dalla UE (Borrell), dall’Italia(Tajani), dagli Usa(Biden), dall’ONU( Guterres). Tutti contro Israele, non uno, non uno di loro ha messo in dubbio le affermazioni di Hamas. È vero, come lei scrive, che sanno la verità ma sono troppo vigliacchi per ammetterlo. Il mondo intero crede ai terroristi pur di condannare e demonizzare Israele. Gli arabi hanno già ridotto il numero delle vittime da 100 a 40 dimostrando apertamente la loro malafede. Non è servita neanche la loro marcia indietro, il mondo intero crede ancora alla notizia spifferata dai terroristi che magicamente la conoscevano appena qualche minuto dopo il bombardamento. Il danno lo hanno fatto e i nazisti di Hamas sanno perfettamente che la prima notizia è quella che conta, Goebbels insegna, se poi la notizia arriva da loro, allora tutti in ginocchio a mormorare come tanti schiavi -Allahu Akhbar, noi crediamo solo a voi-. L’odio senza fine per Israele fa paura ma soprattutto lascia senza parole e senza fiato. A volte anch’io mi ritrovo a pensare che tutto sia inutile, ho incominciato a scrivere spiegando le ragioni di Israele che ero ancora una ragazzina, oggi sono vecchia e nulla è cambiato, anzi tutto è peggiorato. C’è di che sentirsi amareggiati. Ma, mi creda, non è una battaglia persa, dobbiamo continuare perché Israele, l’esistenza di questo paese così piccolo e così coraggioso, merita tutto il nostro amore e il nostro impegno.
La sua lettera al direttore Belpietro è molto bella e incisiva. Non ho mai pensato che fosse antisemita ma, sa com’è, la goccia scava la roccia, dicono, e, a forza di sentire demonizzare Israele, è possibile che uno si convinca che forse siamo i mostri che dicono. Ormai tutto è possibile in questo mondo così ingiusto e cattivo.
La ringrazio per tutto quello che fa e per la sua amicizia.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait