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Libero Rassegna Stampa
07.08.2024 Hamas sceglie il capo più feroce
Analisi di Maurizio Stefanini

Testata: Libero
Data: 07 agosto 2024
Pagina: 13
Autore: Maurizio Stefanini
Titolo: «Hamas, lite per il capo. Alla fine la spunta Sinwar, il leader più feroce»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/08/2024, a pag. 13, con il titolo "Hamas, lite per il capo. Alla fine la spunta Sinwar, il leader più feroce" l'analisi di Maurizio Stefanini.

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Maurizio Stefanini

Dopo che è stato ucciso Haniyeh, il capo di Hamas, nel partito terrorista è scoppiata la lotta per la successione. Alla fine ha vinto il peggiore, Sinwar, il capo dei terroristi di Gaza, ideatore del 7 Ottobre.

Hamas si radicalizza. Sarà Yahya Sinwar, capo del gruppo anella Striscia di Gaza e comandante della guerra in corso contro Israele, a prendere la guida dell'Ufficio Politico di Hamas in sostituzione di Ismail Haniyeh, ucciso una settimana fa a Teheran in un attentato attribuito a Israele. Sinwar rappresenta la linea più dura del gruppo, considerato la mente degli attacchi del 7 ottobre e da allora l’uomo più ricercato da Israele.
A Gaza allora governata dall'Egitto nacque nel 1962, in una famiglia che nel 1948 era fuggita da Ascalona. Dopo aver terminato gli studi presso l'Università islamica di Gaza, dove ha conseguito una laurea in Studi arabi, nel 1989 orchestrò il rapimento e l'uccisione di due soldati israeliani e quattro palestinesi che considerava collaborazionisti. Condannato a quattro ergastoli da Israele, ha scontato 22 anni fino al suo rilascio, avvenuto nel 2011 in uno scambio di 1026 prigionieri per un soldato israeliano rapito. Nel febbraio 2017 fu eletto leader di Hamas nella Striscia e l'anno successivo disse di voler perseguire una «resistenza pacifica e popolare». Rieletto leader di Hamas nel 2021 e quell'anno è stato oggetto di un tentativo di omicidio da parte di Israele. Tra i fondatori dell'ala militare di Hamas, sostituì Ismail Haniyeh, quando quest’ultimo divenne capo dell'ufficio politico.
Nel settembre 2015 è stato designato terrorista dal governo degli Stati Uniti e il 16 gennaio 2024 è stato aggiunto alla lista dei terroristi redatta dal Consiglio della Ue.
La nomina è a sopresa, perché viene dopo alcune giornate in cui si era detto che sarebbe stato Muhammad Ismail Darwish, residente in Qatar, a prendere il posto di Ismail Haniyeh. Aveva preso il posto di Osama al-Mazini, ucciso poco dopo l’attacco a Israele del 7 ottobre, alla testa del Consiglio (Shura): un organismo di una cinquantina di membri composto da figure di spicco del mondo religioso islamico presenti nel movimento, e che costituisce una sorta di parlamento di Hamas.
Con sede all'estero fuori dai confini della Palestina, perla precisione in Siria, rispondente esclusivamente alla Shura e diviso al suo interno per competenze specifiche di settore, l'Ufficio Politico funge invece sostanzialmente da ministero dell'Informazione e degli Esteri.
Già lunedì fonti autorevoli avevevano pronosticato la nomina di Darwish a Al-Mayadeen, rete libanese filo Hezbollah: per lo meno come sostituto temporaneo e candidato di compromesso, dopo che l’appunto Sinwar non aveva dato la sua benedizione a Khaled Mashaal, per via dei suoi rapporti non eccellenti con l'Iran e Hezbollah. Fin dalla morte del leader di Hamas, le voci più significative avevano ipotizzato proprio la nomina di Mashaal, predecessore di Haniyeh al vertice del Consiglio della Shura dal 1996 al 2017, in quanto ex capo dell'ufficio politico di Hamas. Ma poi è emerso questo problema.
Muhammad Ismail è una di quelle figure ombra di Hamas che non è mai apparso in pubblico e non ha mai rilasciato dichiarazioni. Secondo Channel 12, Darwish è originario dei campi profughi in cui vivono i palestinesi in Libano e «nel corso degli anni è diventato l’uomo più forte nell’impero economico dell’organizzazione». Nel far sapere che la scelta di Darwish sarebbe stata evidentemente approvata da Sinwar queste fonti avevano però rilevato come tra i due la convergenza di intenti non sarebbe stata totale. E che Sinwar avrebbe continuato a far di testa sua contro Israele nella Striscia di Gaza. Così, il tutto è stato semplificato.

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