Il Rapporto Human Rights Watch sul 7 ottobre: operazione tardiva e di facciata Commento di Gerald Steinberg
Testata: israele.net Data: 19 luglio 2024 Pagina: 1 Autore: Gerald Steinberg Titolo: «Rapporto Human Rights Watch: il 7 ottobre i terroristi hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità in modo sistematico, premeditato e deliberato»
Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - il commento di Gerald Steinberg dal titolo "Rapporto Human Rights Watch: il 7 ottobre i terroristi hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità in modo sistematico, premeditato e deliberato"
“Questo è un altro esempio lampante dell’equilibrismo di facciata e della cinica manipolazione politica di HRW – ha scritto Steinberg su X – Nove mesi dopo che le brutali atrocità del 7 ottobre sono state diffuse in diretta sui social, nessuno aveva bisogno di un ‘rapporto’ da parte di un’organizzazione dedita a demonizzare Israele con le calunnie del sangue, del genocidio, dell’apartheid, della carestia intenzionale e di crimini di guerra”.
Steinberg accusa HRW di sfruttare le tragedie del 7 ottobre e il trattamento degli ostaggi “per ottenere punti a buon mercato”. “Come NGO Monitor documenta da oltre 25 anni – spiega Steinberg – la strategia sistematica di HRW è quella di utilizzare uscite estemporanee come questa per spacciare una sua presunta ‘neutralità’ e ‘competenza’ ai donatori, ai membri del suo Board e a giornalisti ingenui”.
Steinberg ricorda che Danielle Haas, redattrice senior presso HRW per 13 anni, di recente si è dimessa accusando pubblicamente la ong di pregiudizio antisemita a cominciare dalla mancata condanna dopo il 7 ottobre, con HRW che evocava il “contesto dell’apartheid e dell’occupazione” quando era ancora fresco il sangue sui muri delle camere da letto e “facendo a pezzi – disse Danielle Haas – la professionalità e i principi di accuratezza e correttezza, e abdicando al dovere di difendere i diritti umani di tutti”.
Una fonte a conoscenza dell’attività di HRW ha detto al Jerusalem Post che, nelle settimane immediatamente successive al massacro del 7 ottobre, la ong cercò di inviare una delegazione d’alto livello nelle comunità di confine di Gaza nel tentativo di confutare le accuse israeliane di violenze sessuali e altri crimini perpetrati i 7 ottobre dai terroristi di Hamas. La fonte ha aggiunto che l’organizzazione mirava anche a smentire le accuse di uccisioni di bambini nel kibbutz Kfar Aza e le tante altre notizie che arrivavano da Israele man mano che emergevano maggiori informazioni sugli eventi di quella giornata.
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