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Il Foglio Rassegna Stampa
14.07.2024 Che cosa c’è nell’arsenale di Hezbollah contro Israele
Analisi del Washington Post

Testata: Il Foglio
Data: 14 luglio 2024
Pagina: XV
Autore: Mohamad El Chamaa, Samuel Granados
Titolo: «Cosa c’è nell’arsenale di Hezbollah. La 'saturazione' contro Israele»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 14/07/2024 l'analisi del Washington Post, dal titolo "Cosa c’è nell’arsenale di Hezbollah. La 'saturazione' contro Israele", di Mohamad El Chamaa e Samuel Granados

I missili di Hezbollah. In questo ultimo ventennio, dopo la Seconda Guerra Libanese, Hezbollah è diventata la prima potenza missilistica fra i gruppi terroristi. L'obiettivo è quello di saturare le difese di Israele. Quindi la missione UNIFIL2 di cui è capofila l'Italia non è riuscita nell'intento di disarmare Hezbollah e neppure di garantire una fascia di sicurezza nel Sud del Libano al confine con Israele. Cosa aspetta Giorgia Meloni a distinguersi dai precedenti governi di sinistra, visto che è D'Alema che ha voluto UNIFIL2, contro Israele?

Dopo nove mesi di conflitto con Hezbollah, Israele afferma di prepararsi a una guerra su larga scala in Libano, avvertendo che il tempo per la diplomazia sta per scadere. Hezbollah, milizia e partito politico nato dalla guerra civile libanese e diventato uno dei più forti attori non statali del medio oriente, si sta preparando a questo momento dal 2006, quando le forze israeliane invasero il paese l’ultima volta. Ha ricevuto grandi spedizioni di razzi e droni dall’Iran, il suo principale sostenitore, e più recentemente ha iniziato a produrre armi proprie. Il gruppo vanta anche capacità di difesa aerea, che la maggior parte delle milizie non possiede.

L’arsenale del gruppo comprende razzi guidati e non, artiglieria anticarro, missili balistici e antinave, oltre a droni carichi di esplosivo, che fanno presagire un conflitto complesso e su più fronti che potrebbe estendersi in profondità nel territorio israeliano. Gli analisti stimano che Hezbollah disponga di un numero di razzi e missili compreso tra 130.000 e 150.000, più di quattro volte superiore a quello che si ritiene abbia accumulato il suo alleato Hamas prima della guerra a Gaza. Inoltre, il gruppo libanese afferma di comandare più di centomila soldati, ben oltre il doppio delle stime più alte delle forze combattenti di Hamas prima della guerra. La maggior parte delle armi di Hezbollah è composta da munizioni di basso livello e non guidate, che potrebbero minacciare i sistemi di difesa aerea di Israele se usate in gran numero. Ancora più preoccupanti per Israele sono le munizioni di precisione che il gruppo ha dichiarato di possedere. Hezbollah mantiene uno stretto riserbo sul suo arsenale, lasciando che gli esperti di armi facciano congetture sulla portata delle sue capacità. Gran parte di ciò che è pubblicamente noto deriva dalle dichiarazioni del gruppo e del suo leader, Hassan Nasrallah, che afferma che i suoi combattenti hanno usato solo “una parte delle nostre armi” nell’escalation di attacchi contro il nord di Israele dall’8 ottobre.

L’esercito israeliano ha risposto con intensi attacchi al Libano, soprattutto nel sud, utilizzando aerei da combattimento, carri armati, droni Hermes e munizioni al fosforo bianco. Decine di migliaia di civili sono stati sfollati su entrambi i lati del confine. Almeno 94 civili e più di 300 combattenti di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi israeliani in Libano, secondo i dati raccolti dal Washington Post. Gli attacchi hanno causato danni per 1,5 miliardi di dollari e hanno distrutto circa 1.700 edifici, secondo le stime del governo libanese. I funzionari israeliani affermano che gli attacchi di Hezbollah hanno ucciso 20 soldati e 12 civili. Hanno inoltre danneggiato centinaia di case e innescato incendi che hanno bruciato più di 160 chilometri quadrati di terra.

Razzi e missili Hezbollah ha iniziato a colpire il nord di Israele un giorno dopo che gli uomini di Hamas hanno preso d’assalto il paese, il 7 ottobre, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo circa 250 ostaggi. Il gruppo ha dichiarato che continuerà a combattere finché Israele non accetterà un cessate il fuoco a Gaza. Hezbollah ha utilizzato diversi missili e razzi a corto raggio, prima prendendo di mira carri armati e altre attrezzature tecniche vicino al confine, per poi passare ad attacchi contro caserme e basi militari. L’11 novembre, Nasrallah ha rivelato che Hezbollah stava usando razzi Burkan. Il Burkan, una munizione improvvisata e facilmente assemblabile, è diventato “un’arma caratteristica dei gruppi sostenuti dall’Iran nella regione”, secondo Fabian Hinz, analista militare e della difesa presso l’International Institute for Strategic Studies. L’Alma Research and Education Center, un think tank israeliano, afferma che l’arma può essere sparata da un lanciatore a terra e può causare “distruzione estesa” fino a 150 metri dal punto di impatto. Il generale Mounir Shehadeh, ex coordinatore del governo libanese per la missione di pace delle Nazioni Unite in Libano, ha detto che il Burkan è stato usato e testato per la prima volta da Hezbollah in Siria, dove Nasrallah ha schierato i suoi combattenti per sostenere il presidente Bashar al Assad. A novembre Nasrallah ha anche rivelato che il gruppo utilizzava razzi Katyusha. Originariamente prodotti dall’Unione sovietica e copiati dall’Iran, possono percorrere dai 20 ai 40 chilometri e vengono lanciati in serie. Sebbene non siano guidati, Hinz dice che Hezbollah “può spararne molti perché sono economici e, fino a una certa distanza, funzionano”. In un’intervista rilasciata all’inizio di luglio all’emittente televisiva al Manar di Hezbollah, un ufficiale di artiglieria, identificato come Hajj Muhammad Ali, parlando con il volto offuscato e la voce alterata, ha affermato che il gruppo è in grado di sparare 100 Katyusha alla volta da lanciatori montati su camion. I razzi Raad, di fabbricazione iraniana, sono stati utilizzati da Hezbollah in un attacco mortale contro la città portuale israeliana di Haifa durante la guerra del 2006, ma non sono ancora stati lanciati durante in questo combattimento. A gennaio, dopo l’uccisione da parte di Israele del comandante Wissam al-Tawil, Hezbollah ha iniziato a mostrare razzi più sofisticati, tra cui il modello Falaq di fabbricazione iraniana. A questi hanno fatto seguito le armi Almas dotate di telecamera, missili anticarro guidati in grado di perforare le armature pesanti. I missili balistici guidati più grandi, come il Fateh 110, rappresentano una minaccia maggiore, con una gittata che può raggiungere i 300 chilometri, mettendo potenzialmente Tel Aviv, e persino Gerusalemme, nel mirino. Missili simili sono stati utilizzati dall’Iran in un attacco aereo senza precedenti – ma ben annunciato – contro Israele all’inizio di quest’anno, dando all’esercito israeliano il tempo di intercettarli. Non è chiaro quale impatto potrebbero avere se lanciati dall’altra parte del confine in Libano, soprattutto se in gran numero.

Nel 2018 Nasrallah ha affermato che Hezbollah possiede munizioni a guida di precisione (Pgm), ma il gruppo non le ha mai testate o mostrate in pubblico. Più recentemente, nel 2022, ha affermato che Hezbollah ha la capacità di “trasformare i nostri razzi in missili di precisione” con l’aiuto di esperti iraniani. Secondo gli analisti, potrebbe riferirsi a qualcosa di simile ai kit Spice che gli Stati Uniti forniscono a Israele per trasformare le “bombe stupide” in munizioni di precisione. Le Pgm sono più efficaci perché “sono dotate di cercatori attivi”, ha dichiarato Shaan Shaikh, ricercatore presso il Center for Strategic and International Studies e vicedirettore del Missile Defense Project. “Nasrallah ne ha parlato, le Forze di difesa Israeliane hanno sollevato preoccupazioni. Ma è difficile dire qualcosa di definitivo senza prove”, ha aggiunto. Hinz ha detto che Hezbollah è riservato riguardo al suo arsenale. Ci sono voluti 13 anni perché il gruppo rivelasse di aver usato un missile C802 per affondare una nave israeliana nel 2006. I missili antinave potrebbero essere utilizzati anche per colpire le piattaforme petrolifere offshore, in particolare il giacimento di gas Leviathan di Israele, un obiettivo a cui il gruppo ha accennato in un video del mese scorso.

Droni Hezbollah dispone di un’ampia flotta di droni, di dimensioni, forme e capacità diverse. Secondo le dichiarazioni ufficiali, il gruppo ha iniziato a usare droni carichi di esplosivo il 2 novembre in un attacco a una postazione dell’esercito israeliano sulle alture del Golan, il cui filmato è stato successivamente pubblicato sul suo account Telegram: due soldati sono rimasti feriti. Hinz afferma che il tipo di drone utilizzato in quell’attacco e in altri era molto probabilmente modellato sul drone iraniano Ababil-T, che secondo l’Alma Research and Education Center può percorrere circa 120 chilometri con quasi 40 chili di esplosivo. A metà maggio, dopo che le forze israeliane hanno invaso Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, Hezbollah ha lanciato una versione più avanzata che può sparare due razzi ed esplodere all’impatto. Il veicolo aereo senza pilota è stato utilizzato per la prima volta in un attacco del 16 maggio contro un presidio dell’esercito israeliano vicino al confine, che ha ferito tre soldati, ha dichiarato l’Idf. Sebbene l’Iran sia il principale fornitore di armi di Hezbollah, il gruppo è diventato più autonomo negli ultimi anni. “Oggi, in Libano, e da molto tempo, abbiamo iniziato a produrre droni”, ha detto Nasrallah nel 2022, un’affermazione che ha ribadito a giugno. Hezbollah ha anche utilizzato droni commerciali per la ricognizione e per testare le falle nelle difese aeree di Israele. A fine giugno, un drone ha sorvolato per ore Haifa senza essere individuato, registrando filmati di siti strategici. Il think thank ritiene che si trattasse di un Uav Hudhud-1 di fabbricazione iraniana; Hezbollah non ha confermato il modello.

Difese aeree E’ insolito che attori non statali come Hezbollah dispongano di capacità di difesa aerea, il che indica l’entità della preparazione del gruppo alla guerra. Secondo Hinz, Hezbollah ha usato munizioni terra-aria, in particolare il missile antiaereo 358 di fabbricazione iraniana, per abbattere i droni israeliani. In almeno due occasioni, il gruppo sostiene di aver usato anche munizioni più sofisticate – probabilmente il Sayyad-2C iraniano, secondo Hinz, un missile a guida radar che può raggiungere obiettivi a quasi 30 chilometri – contro jet da combattimento israeliani, costringendoli alla ritirata. Tali capacità potrebbero rappresentare una sfida unica e insolita alla superiorità aerea di Israele. “Hezbollah è molto più equipaggiato di Hamas”, ha detto Shaikh.

La quantità prima della qualità All’inizio di giugno, in risposta all’uccisione di un alto comandante, Hezbollah ha lanciato 150 razzi e 30 droni in un’unica raffica, il più grande attacco di questo tipo contro Israele dal nord. Giovedì scorso, dopo un altro attacco aereo israeliano contro un comandante di Hezbollah, il gruppo ha alzato nuovamente la posta, lanciando oltre 200 razzi. In una guerra totale, questi cosiddetti “attacchi a saturazione” – in cui vengono lanciati centinaia di piccoli razzi contemporaneamente – potrebbero sopraffare l’Iron Dome di Israele. “Hanno già speso molti intercettori Iron Dome durante la guerra a Gaza”, ha detto Hinz. “Quanti gliene restano?”. Secondo gli esperti, i missili balistici Fateh potrebbero anche essere lanciati a salve, sollevando altre domande sul livello di preparazione di Israele. “Quanto sono efficaci gli intercettori David’s Sling e Arrow contro questi missili?”, si chiede Shaikh, riferendosi ai sistemi di difesa israeliani per i missili a medio e lungo raggio. “L’Idf è in grado di rilevare, tracciare e sparare contro questi missili mentre vengono preparati per il lancio?”.“Ci sono molte cose che non sappiamo”.

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