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Libero Rassegna Stampa
13.07.2024 Orbàn va da Trump
Cronaca di Mirko Molteni

Testata: Libero
Data: 13 luglio 2024
Pagina: 13
Autore: Mirko Molteni
Titolo: «Orbàn va da Trump per dispetto all'Ue. Missione di pace 5.0 compiuta»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 13/07/2024, a pag. 13 con il titolo "Orbàn va da Trump per dispetto all'Ue. Missione di pace 5.0 compiuta" la cronaca di Mirko Molteni. 

Mirko Molteni
Mirko Molteni

Orbàn e Trump d'accordo nel porre fine alla guerra in Ucraina, ma anche accettando le conquiste dei russi. La visita del premier ungherese negli Usa è contro la linea dell'Ue, anche se l'Ungheria è presidente di turno dell'Unione. 

Raggianti, coi pollici alzati, il ricandidato ex-presidente USA Donald Trump e il primo ministro ungherese Viktor Orbán hanno postato ieri la foto che li ritrae nel salone della casa del miliardario a Mar-a-Lago, in Florida. Hanno parlato del conflitto russo-ucraino e di iniziative diplomatiche, non rivelate, per farlo cessare, nel caso Trump vincesse le elezioni di novembre. È stato così confermato l’incontro, avvenuto mentre in Italia era la notte tra giovedì e venerdì, preannunciato da indiscrezioni giornalistiche.
Trump, sul suo social Truth, ha scritto: «Grazie Viktor. Deve esserci PACE e in fretta. Troppa gente è morta in una guerra che non doveva nemmeno iniziare. DJT» (Donald John Trump). Anche Orbán ha tracciato un laconico bilancio: «Missione di pace 5.0. È stato un onore visitare il presidente Donald Trump oggi a Mar-a-Lago. Abbiamo discusso dei modi per fare la pace. La buona notizia del giorno: egli risolverà il problema». Ciò alimenta le voci secondo cui Orbán abbia fatto da tramite per far conoscere in segreto a russi, ucraini e cinesi il piano di pace del miliardario, raccogliendone le reazioni. Orbán aveva incontrato Trump in marzo, condividendone le opinioni sul far cessare il conflitto e l'escalation NATO-Russia, per poi compiere ai primi di luglio i noti viaggi a Kiev, Mosca e Pechino. Ieri Orban ha precisato in un’intervista al giornale tedesco Bild: «Ci sono altissime probabilità che Joe Biden non venga rieletto. Credo sarà un bene. Trump è un uomo di pace. Nel suo mandato di quattro anni non ha iniziato una sola guerra e ha fatto molto per creare la pace in vecchi conflitti».
Su cosa si siano detti, nulla è dato sapere. I russi, ufficialmente, negano una funzione di “messaggero” di Orbán, anche per evitare polemiche che possano rendere più difficile un ritorno di Trump alla Casa Bianca. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato seccamente che «il presidente Vladimir Putin non ha trasmesso alcun messaggio a Trump tramite Orbán». E il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov: «Non sappiamo nulla di tale piano».
Non potrebbero che negare, se davvero Trump intende rivelare sue proposte solo dopo il guado di novembre. La posta è alta, poiché con un Biden debole la vittoria di Trump è quasi certa. E la Casa Bianca repubblicana costringerebbe l’Ucraina a negoziare con la Russia accettando le linee del campo di battaglia.
Da qui il panico dell’Unione Europea, che su Kiev ci ha messo la faccia. E che intende minare la presidenza di turno ungherese della UE, iniziata il 1° luglio. Ieri il ministero degli Esteri tedesco ha comunicato: «Dobbiamo vedere come proseguirà la presidenza del Consiglio UE ungherese. Siamo al dodicesimo giorno e ha già causato molti danni».
Fra le ritorsioni di Bruxelles, vari funzionari suggeriscono che potrebbe essere annullato il vertice informale dei ministri degli Esteri UE, detto “Gymnich”, previsto in Ungheria, in quanto presidente di turno, in agosto. Il rappresentante Esteri UE, Josep Borrell, potrebbe rimpiazzare l’informale con un vertice Esteri ufficiale, che quindi si terrebbe a Bruxelles. Da Budapest rispondono: «I sostenitori della guerra di Bruxelles si oppongono alla missione di pace ungherese e così attaccano la presidenza di turno e il premier».

 

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