In Europa attacchi antisemiti aumentati del 400% Analisi di Paolo Brera
Testata: La Repubblica Data: 12 luglio 2024 Pagina: 15 Autore: Paolo Brera Titolo: «La grande paura degli ebrei: In Europa attacchi antisemiti sono aumentati del 400%»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 12/07/2024, a pag. 15, con il titolo "La grande paura degli ebrei: In Europa attacchi antisemiti sono aumentati del 400%" l'analisi di Paolo Brera.
Dopo il 7 ottobre la percezione dell’antisemitismo è esplosa: 12 organizzazioni ebraiche hanno segnalato un aumento del 400% degli attacchi in Europa. «Metà della popolazione ebraica è preoccupata per la sicurezza sua e della famiglia, e oltre il 70% nasconde occasionalmente la propria identità ebraica», afferma Sirpa Rautio, direttrice dell’Agenzia Ue per i Diritti fondamentali (Fra) che monitora il fenomeno e segnala «piccoli progressi», ma in un quadro preoccupante: «I conflitti in Medio Oriente possono portare a picchi di incidenti. Gli ebrei sono più spaventati che mai» L’80% dei 7.992 ebrei europei ascoltati dal sondaggio della Fra ritiene che l’antisemitismo in Europa sia ulteriormente aumentato. La buona notizia è che il dato è in calo, rispetto all’88% del 2018: l’antisemitismo è sempre un’emergenza, ma sì è raffreddato. La cattiva è che il sondaggio è stato realizzato prima del 7 ottobre, tastando la febbre antisemita percepita negli ultimi 5 anni: dopo il 7 ottobre il termometro è schizzato verso l’alto, mostrano le appendici. La cronaca conferma: la statua di Anna Frank nel parco di Merwedeplein — nel Rivierenbuurt di Amsterdam, in cui la ragazzina martirizzata dall’odio e dalla follia nazista visse due anni con la famiglia prima di trasferirsi a Prinsengracht, nell’abitazione condivisa con i Van Pels durante l’occupazione — è stata vandalizzata con la scritta “Gaza”. Come se il dramma di una bambina potesse pareggiare quello di altri bambini, invece di sommarsi. La premessa indispensabile, intempi inquieti di opinioni polarizzate, è che l’Agenzia (Fra) è organo ufficiale Ue, nato nel 2007 e costituito da ricercatori; ma i suoi lavori sull’antisemitismo sono stati contestati con l’accusa di non fare differenza tra «antisemitismo nei confronti degli ebrei o di Israele». È un fatto che 1,3 milioni di ebrei residenti nella Ue percepiscano ostilità: 8 su 10 ritengono sia aumentata nei 5 anni prima del 7 ottobre e della reazione israeliana. Il sondaggio è stato effettuato tra adulti (oltre 16 anni) che si definiscono “ebrei” nei 13 Paesi Ue in cui vive il 96% della popolazione ebraica europea: considerano l’antisemitismo un problema da affrontare tutti i giorni. I sondaggisti chiedevano esperienze vissute, «incidenti antisemiti, violenze e molestie online e offline», e le «preoccupazioni di diventare vittima». Il 96% dice di avere subito antisemitismo nell’ultimo anno: «Stereotipi che accusano gli ebrei di detenere il potere e controllare finanza, media, politica o economia» (85%); «negando a Israele il diritto di esistere come Stato» (79%); «ritenendo gli ebrei collettivamente responsabili delle azioni di Israele», «negando o banalizzando l’Olocausto» e «confrontando la politica di Israele con quella nazista» (78%). Alcuni di questi punti restano controversi. Ma il 90% dice di avere incontrato personalmente il mostro: online (90%) più che nella vita in carne e ossa (77%). Più di metà lo ha visto però in colleghie conoscenti (56%).
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