Perchè i morti di cui il pubblico ha notizia sono solo palestinesi?
Diario di guerra di Deborah Fait
Nessuno parla dei morti israeliani. Nessuno parla dei continui bombardamenti nel nord di Israele, dei kibbutz distrutti, della popolazione evacuata. I morti sono solo palestinesi, secondo i nostri media.
Non ho mai letto né sentito sui media italiani notizie che parlino di Israele se non riferite alle vittime palestinesi di Gaza. Nemmeno una parola viene detta o scritta su quello che accade in Israele, che, ricordo per chi lo avesse dimenticato, è stato aggredito con una guerra che mirava al genocidio, il 7 Ottobre 2023. Ogni giorno ragazzi di vent’anni vengono ammazzati dai palestinesi mentre difendono il paese da altre invasioni. Il 7 Ottobre e nella guerra che ne è seguita è stata ammazzata la nostra gioventù dall’odio violento di Hamas e da tutti quelli che lo sostengono e che, oggi, dopo 9 mesi di dolore e morte, sono ancora il 72% dei palestinesi. Nessuno parla dei nostri ragazzi ammazzati, nessuno parla di quello che succede in Israele. Il Nord, la Galilea e il Golan sono stati evacuati, più di 100.000 persone sono senza casa e sono state accolte negli alberghi o in case private nel centro di Israele. I loro campi, i pascoli sono stati bruciati dai droni incendiari di Hezbollah, le case distrutte. Al Sud, dopo le stragi del Sabato Nero, 21 villaggi e kibbuzim sono rasi al suolo, i sopravvissuti sono anch’essi ospitati altrove e nessuno sa quando potranno riavere quello che hanno perso, senza colpa alcuna! Vi sono 120 famiglie che aspettano i loro cari, se ancora vivi, prigionieri/schiavi di Hamas e dei suoi complici, i “bravi” cittadini palestinesi di cui tutto il mondo si preoccupa. Nessuno al mondo che si ricordi delle migliaia di nostri morti, dei suicidi che, si crede vi siano o vi siano stati, tra gli ostaggi torturati, stuprati, affamati nei tunnel della morte scavati sotto ogni casa, ogni ospedale, ogni scuola di Gaza. L’odio contro Israele non ha limiti, l’odio contro gli ebrei fa passare tutto, anche le parole di una Cecilia Parodi, del Partito democratico, che ha detto in un video delirante e lo riscrivo per l’ennesima volta perché tutti devono sapere e ricordare: ”Odio tutti gli ebrei, odio tutti gli israeliani, dal primo all’ultimo, odio tutti quelli che li difendono. Tutti i giornalisti, tutti i politici, tutti i paraculi. Vi odio perché mi avete rovinato la vita, la fiducia, la speranza. Spero di vedervi tutti appesi per i piedi! Non basterebbe piazzale Loreto, troppo piccolo per contenervi tutti, servirebbe piazza Tienanmen. Giuro che sarò in prima fila a sputarvi addosso”.
Silenzio, tutto passa sotto silenzio, i nostri morti non fanno effetto all’animo delle masse. Che Israele sia ridotto alla metà del suo territorio perché il resto è stato devastato da chi, Hamas e i palestinesi, Hezbollah e l’Iran, vuole distruggerci, eliminarci, cancellarci dal consesso umano, non preoccupa nessuno pur sapendo che se dovesse sparire Israele, l’Occidente non avrebbe scampo. Chiunque può offendere, demonizzare il popolo ebraico senza suscitare la minima indignazione e lo schifo del mondo cosiddetto civile. Israele, una democrazia, uno stato sovrano, un paese che non ha mai voluto una sola guerra, è messo sotto tortura da quasi 80 anni, nel silenzio tombale del mondo. Ieri, dopo le elezioni in Francia e la vittoria del comunista Melenchon, sostenuto dai Fratelli Musulmani, si sono levati i cori dei suoi seguaci fascisti della sinistra e arabi “ Ebreo, vattene, la Francia non è tua”. Una blogger che ha 400.000 followers, simpatizzante del dittatore Assad di Siria, ha scritto, in risposta a un articolo del Jerusalem Post su Victoria Starmer, moglie ebrea del nuovo Premier britannico:“Keir Starmer ha sposato un’ebrea. Kamala Harris( Vice Presidente degli Stati Uniti) ha sposato un ebreo. Il figlio di Joe Biden ha sposato un’ebrea. La figlia di Donald Trump ha sposato un ebreo. La figlia di Bill Clinton ha sposato un ebreo. Ma quanti ebrei esistono al mondo? Per forza che il potere è in mano loro”.
Questo è il pensiero della maggior parte della gente. Pochi ebrei, pur avendo fatto solamente del bene al mondo, suscitano odio. Che l’islam si stia comprando il pianeta con i soldi e l’invasione silenziosa di milioni musulmani che islamizzano le nostre città, distruggono la nostra cultura e la nostra libertà, non fa nessun affetto.
Israele brucia, la situazione è tragica, stanno divorando il nostro paese un pezzettino al giorno, un’intera generazione di giovani che dovevano essere felici è stata spazzata via dall’odio islamico. Nessuno si preoccupa e sono pochi, ma molto amati, quelli che ci aiutano con la loro comprensione e il loro sostegno morale.
Deborah Fait