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Libero Rassegna Stampa
07.07.2024 Negata la casa a israeliani
Cronaca di Daniele Dell'Orco

Testata: Libero
Data: 07 luglio 2024
Pagina: 8
Autore: Daniele Dell'Orco
Titolo: «Nega la casa a israeliani: 'Rimanete nel forno a gas'»

Riprendiamo da LIBERO del 07/07/2024, a pag. 8, con il titolo "Nega la casa a israeliani: 'Rimanete nel forno a gas'" commento di Daniele Dell'Orco.

Daniele Dell'Orco
Daniele Dell'Orco

Una famiglia Israeliana aveva cercato di prenotare una casa su AirBnB a San Vito di Cadore, nel Bellunese. Questa la risposta del proprietario della casa: «You can stay under the gas oven», più o meno letteralmente «Potete starvene nella vostro forno», la «vostra camera a gas».

Una famiglia israeliana che aveva contattato su AirBnb il proprietario di un struttura a San Vito di Cadore, nel Bellunese, dove voleva trascorrere le vacanze estive, si è vista recapitare una risposta shock: «You can stay under the gas oven», più o meno letteralmente «Potete starvene nella vostro forno», la «vostra camera a gas». L’insulto antisemita, con un chiaro riferimento all’Olocausto, potrebbe essere connesso all’ondata di odio nei confronti di Israele e del popolo ebraico scatenata dopo i fatti del 7 ottobre 2023. A riportare l’accaduto è il sito israeliano Ynetnews.com, spiegando che la cancellazione della prenotazione alla coppia di cittadini israeliani e ai loro tre figli sarebbe arrivata con un messaggio firmato da un certo “Lorenzo”, proprietario di una struttura fra Cortina d’Ampezzo e Pieve. Il suo nome, però, non figura tra gli host di zona e l’appartamento in questione potrebbe essere registrato tramite una società, come spesso accade. Ora Digos e polizia postale stanno indagando anche su questo per confermare gli insulti e risalire al titolare che, nel caso, dovrà risponderne in sede sia civile che penale. «Parole inqualificabili», ha dichiarato il neosindaco di San Vito Franco De Bon, «su questo non c’è altro da aggiungere. Ora è necessario capire bene l’episodio. Il nostro territorio punta sul turismo e mi sembra una follia che uno dei nostri operatori possa essere il responsabile: tutti stanno impegnandosi per un’ospitalità che tenga conto delle diverse culture evitando qualsiasi tipo di discriminazione». La stessa condanna è arrivata anche da Gildo Trevisan, presidente del Consorzio turistico Cadore Dolomiti: «Una frase che non merita alcun commento». Il caso ha acquisito ben presto una dimensione politica col presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in una nota fa sapere: «Voglio esprimere profonda indignazione e ferma condanna per un gesto estremamente grave, se fossero confermate le notizie pubblicate. Nel mentre esprimo la mia solidarietà alla famiglia israeliana vittima di questo episodio di antisemitismo avvenuto a San Vito di Cadore. La Regione Veneto non tollera alcuna forma di discriminazione o odio razziale, e siamo determinati a prendere tutte le misure necessarie affinché episodi come questo siano perseguiti. Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto: il gesto di un singolo non impedirà certo di garantire che il Veneto resti una terra di accoglienza e rispetto per tutti».

 

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