Le sculacciate di Le Pen a Mbappé Cronaca di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 06 luglio 2024 Pagina: 4 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Mbappé fa appelli al voto per la sinistra francese. Le Pen: Basta lezioni da viziati e milionari!»
Riprendiamo LIBERO di oggi, 06/07/2024, pag. 4, con il titolo "Mbappé fa appelli al voto per la sinistra francese. Le Pen: Basta lezioni da viziati e milionari!", cronaca di Mauro Zanon
Mauro Zanon
La democrazia va bene ma solo quando i risultati delle elezioni premiano la sinistra. «Una vittoria della destra sarebbe catastrofica, invito tutti i francesi ad andare a votare, spero che ognuno si mobiliti perché non possiamo lasciare che il Paese finisca nelle mani di questa gente». E ancora: «Sono un cittadino, prima di tutto, non sconnesso con il mio Paese, e gli estremisti sono ad un passo dal potere. Non posso restare senza voce». L’ennesimo appello “progressista” anti Rassemblement national (Rn) è arrivato dall’attaccante francese Kylian Mbappé, durante la conferenza stampa di presentazione della sfida di ieri tra Francia e Portogallo valida per i quarti di finale di Euro 2024. È il secondo appello di Mbappé da quando è volato in Germania con i Bleus: una presa di posizione che ha provocato l’ira del partito sovranista francese, che in vista del secondo turno delle legislative di domani, secondo alcuni sondaggi, potrebbe ottenere la maggioranza assoluta.
«Non scendo in campo per dare consigli da allenatore, penso che ognuno debba stare al proprio posto», ha reagito ieri mattina il portavoce di Rn Laurent Jacobelli in un’intervista su Tf1. «Il campo giusto per Kylian Mbappé stasera è la squadra francese», ha sottolineato Jacobelli, «indossa la maglia della squadra francese, la maglia di tutti i francesi, qualunque sia il loro voto».
Nel pomeriggio, su Cnn, è intervenuta anche Marine Le Pen, capogruppo dei deputati Rn all’Assemblea nazionale. «I francesi sono stufi di ricevere lezioni di morale e istruzioni di voto», ha dichiarato la leader sovranista alla Cnn. «Kylian Mbappé è senza dubbio un ottimo calciatore», ha ammesso Le Pen, pur sottolineando di non essere un’appassionata di calcio.
La leader sovranista, tuttavia, ha sottolineato che «questa tendenza di attori, calciatori e cantanti a venire a dire ai francesi per cosa dovrebbero votare comincia a essere veramente mal sopportata nel nostro Paese».
A maggior ragione se la lezione di morale arriva da «milionari o addirittura miliardari che vivono all’estero» e si rivolgono a «persone che guadagnano 1.300 o 1.400 euro al mese». Coloro che hanno «la fortuna di vivere bene, di essere protetti dall’insicurezza, dalla povertà e dalla disoccupazione» dovrebbero, a suo avviso, «mantenere una forma di riserva». Un altro vip che ha una curiosa idea della democrazia, e non perde mai l’occasione per fare la morale al ai compatrioti che «votano male», è Lilian Thuram, ex giocatore della Juventus e della nazionale francese. Dopo aver partecipato a un’operazione di volantinaggio accanto alla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, esponente del Partito socialista che fa parte del Nuovo Fronte Popolare, l’ammucchiata delle sinistre, Thuram ha registrato un video-messaggio per bacchettare i francesi “colpevoli” di aver dato il voto a Rn.
«Non capisco certe persone come possano dire con leggerezza: ‘Perché non provare?
’ Provare cosa, in realtà? Il razzismo fa male alle persone», ha attaccato Thuram, accusando i suoi compatrioti di contribuire, con il loro voto a Le Pen, al razzismo anti neri e anti musulmani.
Ma le vere violenze, in questi giorni, sono arrivate da militanti di estrema sinistra e individui della galassia islamogoscista. Ieri, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato che, durante la campagna, ci sono state 51 aggressioni fisiche, «talvolta molto gravi», contro candidati o militanti, tra cui la portavoce del governo, Prisca Thevenot, aggredita assieme ai suoi collaboratori.
In vista di domani, la Francia schiererà trentamila poliziotti, di cui cinquemila solo Parigi e nella sua regione. La manifestazione del collettivo antifà Paris-Banlieue prevista domenica sera alle 20 davanti all’Assemblea nazionale è stata vietata dal prefetto di Parigi.
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