UN Watch: sostituire Unrwa e destituire Francesca Albanese Redazione Israele.net
Testata: israele.net Data: 28 giugno 2024 Pagina: 1 Autore: Redazione Israele.net Titolo: «Quando è troppo è troppo. UN WATCH lancia due petizioni: per sostituire l’Unrwa e destituire Francesca Albanese»
Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un redazionale del 28.06.2024, dal titolo "Quando è troppo è troppo. UN WATCH lancia due petizioni: per sostituire l’Unrwa e destituire Francesca Albanese".
UN Watch, un’organizzazione senza scopo di lucro la cui mission è monitorare le Nazioni Unite chiamandole a rispondere dei loro comportamenti sulla base dei loro stessi principi fondatori, ha lanciato una raccolta di firme a sostegno di due petizioni rivolte ai vertici dell’Onu e dei paesi ai cui cittadini viene chiesto di sottoscriverle.
1. L’Unrwa deve essere sciolta e sostituita
All’attenzione di: ministro svizzero Ignazio Cassis, segretario generale dell’Onu António Guterres, presidente degli Stati Uniti Joe Biden, primo ministro britannico Rishi Sunak, cancelliere tedesco Olaf Scholz, alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell, presidente francese Emmanuel Macron. Quando è troppo è troppo. L’Unrwa deve essere sciolta e sostituita. Nelle ultime settimane è emerso che: – 12 membri del personale dell’Unrwa hanno preso parte al massacro del 7 ottobre – 1.200 membri del personale dell’Unrwa a Gaza sono membri di gruppi terroristici – 3.000 insegnanti dell’Unrwa erano presenti in un gruppo Telegram che ha celebrato il 7 ottobre – Hamas ha costruito un tunnel terroristico direttamente sotto il quartier generale dell’Unrwa a Gaza, nascondendovi un centro di intelligence informatica alimentato dalla rete elettrica dell’agenzia. L’Onu e il suo Segretario generale Antonio Guterres non possono fingere di essere “inorriditi” da queste notizie, giacché nell’ultimo decennio UN Watch ha inviato loro innumerevoli avvertimenti circa il sostegno del personale dell’Unrwa al terrorismo, ma l’Onu non ha fatto altro che attaccare chi denunciava. Che il terrorismo possa trovare protezione nell’Unrwa non è una sorpresa. Lo scopo stesso dell’agenzia è perpetuare il rancore, l’odio e la guerra rifiutandosi di reinsediare i profughi arabi del 1948 e i loro discendenti. Oggi assurdamente l’Unrwa considera “profughi” il 70% della popolazione di Gaza, che vive in quella che chiamano Palestina. Sin dalla sua creazione, nel 1949, l’agenzia ha indottrinato gli abitanti di Gaza inducendoli a credere che la loro casa non è a Gaza bensì dall’altra parte della barriera, in Israele. Esiste un collegamento diretto tra questa narrazione, parte di un processo di radicalizzazione che ha avuto luogo per molti anni nelle scuole dell’Unrwa, e l’invasione di Israele da parte di migliaia di terroristi di Gaza che il 7 ottobre hanno fatto irruzione attraverso la barriera e hanno massacrato civili israeliani. Per Hamas, stavano semplicemente esercitando il “diritto al ritorno” promosso dall’Unrwa. La menzogna secondo cui il lavoro umanitario dell’Unrwa è “insostituibile” viene ora utilizzata per rafforzare ulteriormente la velenosa ideologia dell’agenzia del “ritorno” dei palestinesi dentro Israele. Non permettere che il tuo governo continui a spendere i tuoi soldi per radicalizzare Gaza. Gli aiuti umanitari e il mandato tossico dell’Unrwa devono essere immediatamente separati. Gli aiuti devono fluire attraverso altre agenzie che già operano a Gaza e che hanno esperienza in questo compito in ogni altra parte del mondo come l’OMS, il World Food Programme o l’UNICEF. Quando è troppo è troppo. È tempo di fermare la logica perversa di un’agenzia che perpetua la guerra. È ora di sostituire l’Unrwa. Per sottoscrivere la petizione: #ReplaceUNRWA clicca qui Replace UNRWA! - Action Network
“Lunedì ospiteremo alle Nazioni Unite il primo vertice per un futuro oltre l’Unrwa – ha spiegato il direttore generale di UN Watch, Hillel Neuer – Vogliamo consegnare al Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres questa petizione che chiede di sostituire l’Unrwa. Abbiamo poche ore. Abbiamo bisogno di 250.000 firmatari. Vi siamo grati per la firma e la condivisione”.
2. L’Onu licenzi subito Francesca Albanese
All’attenzione di: segretario generale dell’Onu António Guterres, presidente degli Stati Uniti Joe Biden, primo ministro britannico Rishi Sunak, cancelliere tedesco Olaf Scholz, alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell, presidente francese Emmanuel Macron, primo ministro italiano Giorgia Meloni, ministro svizzero Ignazio Cassis. Per troppo tempo Francesca Albanese ha abusato del suo mandato all’Onu per diffondere la propaganda di Hamas. L’elenco delle sue ignobili dichiarazioni e azioni che promuovono l’antisemitismo e il terrorismo è lungo. In una lettera di raccolta fondi per l’Unrwa che ha pubblicato su Facebook, Albanese ha scritto che “l’America è soggiogata dalla lobby ebraica”. Per questo è stata condannata dall’Inviata speciale degli Stati Uniti per la lotta all’antisemitismo. Albanese descrive abitualmente che gli israeliani come nazisti. Nel novembre 2022, intervenendo a una conferenza di Hamas Albanese ha dichiarato: “Avete il diritto di resistere”. Dal 7 ottobre Albanese ha sistematicamente minimizzato le atrocità di Hamas. Albanese ha negato che il pogrom del 7 ottobre sia stato il peggiore attacco contro ebrei dai tempi della Shoà, motivo per cui è diventata la prima Relatrice Speciale nella storia ad essere condannata per antisemitismo sia dalla Francia che dalla Germania. La Francia le ha scritto che “il massacro del 7 ottobre è il più grande massacro antisemita del XXI secolo” e “negarlo è sbagliato”. La Francia ha affermato che è “scandaloso” e “una vergogna” che lei “sembri giustificarlo, coinvolgendo il nome delle Nazioni Unite”. La Germania ha affermato che è “spaventoso” che la Relatrice Speciale “giustifichi gli orribili attacchi terroristici e neghi la loro natura antisemita”. Anche la Germania ha definito le frasi di Albanese “una vergogna”. Oltre a tutto ciò, Albanese si rifiuta di rivelare spese o pagamenti ricevuti illecitamente dal suo ufficio da parte di soggetti non appartenenti alle Nazioni Unite. Quando è troppo è troppo. E’ tempo che l’Onu licenzi subito Francesca Albanese. Clicca qui per sottoscrivere la petizione: l’Onu licenzi subito Francesca Albanese Fire UN Special Rapporteur Francesca Albanese! - Action Network
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