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israele.net Rassegna Stampa
14.06.2024 L’obiettivo dell’Autorità Palestinese nei tribunali internazionali? 'Stringere il cappio' attorno a Israele 'e porre fine' allo stato ebraico
Analisi di Itamar Marcus

Testata: israele.net
Data: 14 giugno 2024
Pagina: 1
Autore: Itamar Marcus
Titolo: «L’obiettivo dell’Autorità Palestinese nei tribunali internazionali? 'Stringere il cappio' attorno a Israele 'e porre fine' allo stato ebraico»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo di Itamar Marcus tradotto da Palestinian Media Watch dal titolo "L’obiettivo dell’Autorità Palestinese nei tribunali internazionali? Stringere il cappio attorno a Israele e porre fine allo stato ebraico".

Itamar Marcus
Omar Awadallah, il vice di Abu Mazen, non nasconde il vero intento delle cause internazionali per genocidio contro Israele: delegittimare e distruggere lo Stato ebraico. Lo dice chiaro e tondo in un'intervista. E l'Occidente, che finge di non sentirlo, è complice.

La richiesta dell’Autorità Palestinese di affiancare il Sudafrica nella causa contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia non ha lo scopo di convincere Israele a cessare le operazioni a Rafah e nemmeno di fermare quello che chiamano falsamente il “genocidio dei palestinesi”.

Il vero obiettivo – come afferma in tv la stessa Autorità Palestinese – è quello di “stringere il cappio” attorno all’intero stato d’Israele “colonialista” e “porvi fine”.

Il che comporta la volontà di mettere sotto processo tutto Israele: “la politica e le istituzioni governative, il sistema legale, il sistema di governo e il sistema militare”.

Lo ha detto esplicitamente il viceministro degli esteri dell’Autorità Palestinese, Omar Awadallah.

Per essere chiari, quando il viceministro degli esteri dell’Autorità Palestinese parla di “questo sistema colonialista” si riferisce allo stato d’Israele come tale, esattamente come ha fatto il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen quando il 15 maggio 2023 alle Nazioni Unite ha definito Israele “un’altra entità nella nostra patria storica” fondata e impiantata dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti “per i loro scopi colonialisti” e per “sbarazzarsi degli ebrei” (vedi il video con sottotitoli in inglese).

Allo stesso modo, il 23 ottobre 2023 l’allora primo ministro dell’Autorità palestinese Mohammed Shtayyeh definiva Israele “un’entità colonialista che ha occupato la nostra terra ed espulso il nostro popolo” (vedi il video della tv ufficiale dell’Autorità Palestinese con sottotitoli in inglese).

Quello che segue è il testo dell’intervista della tv ufficiale dell’Autorità Palestinese al viceministro degli esteri dell’Autorità Palestinese Omar Awadallah (3 giugno 2024):

Conduttore della tv dell’Autorità Palestinese: Lo Stato di Palestina ha chiesto di unirsi al Sudafrica nella sua causa contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia.

Omar Awadallah, viceministro degli esteri dell’Autorità Palestinese: Vi sono tentativi da parte di alcuni stati di dimostrare che in Israele, l’autorità che in effetti gestisce l’occupazione, ci sono alcuni estremisti che commettono un certo numero di crimini contro il popolo palestinese. Noi diciamo loro “no”. La Corte Internazionale di Giustizia sta mettendo sotto processo la politica e le istituzioni governative, il sistema legale, il sistema di governo e il sistema militare in Israele, nel senso che tutto Israele è accusato di aver commesso questo crimine, in aggiunta alla nostra causa presso la Corte Penale Internazionale che mette sotto processo gli individui. Come abbiamo sempre detto, questo fa parte del processo legale che la dirigenza palestinese sta implementando per stringere il cappio attorno a questo sistema colonialista allo scopo di smantellarlo e porvi fine.

(Da: palwatch.org, 10.6.24)

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