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Il Foglio Rassegna Stampa
05.06.2024 Il nord di Israele brucia
Editoriale de Il Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 05 giugno 2024
Pagina: 3
Autore: Redazione de Il Foglio
Titolo: «Il nord di Israele brucia»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 05/06/2024, a pag. 3, l'editoriale  "Il nord di Israele brucia"

Incendi in tutto il nord di Israele. Gli attacchi di Hezbollah sono sempre più frequenti e prima o poi una risposta massiccia di Israele diverrà inevitabile. Il secondo fronte della guerra è già aperto dal 7 ottobre, quello con il Libano non è lontano.

Il nord di Israele brucia perché Hezbollah ha intensificato le aggressioni contro lo stato ebraico. In tutto il mese di maggio ha lanciato trecentoventicinque attacchi, una media di dieci al giorno tra droni e missili anticarro: sono aumentati soprattutto i droni. La fascia a nord di Israele è stata evacuata dopo il 7 ottobre perché dopo l’attacco di Hamas, il gruppo sciita finanziato dall’Iran ha deciso di unirsi alla guerra aprendo un suo fronte proprio. Hezbollah è più di un gruppo armato, ha le potenzialità di un esercito, può colpire Israele, e lo sta colpendo, minacciando una guerra grande e dispendiosa. Israele per ora risponde in modo mirato, puntando sulle basi di Hezbollah ha eliminato circa cento terroristi. Se la guerra dovesse espandersi ne risentirebbe tutto il Libano e Hezbollah vuole tenere buona la popolazione che reagirebbe con forza allo scoppio di un conflitto in cui è stata trascinata. Dalla parte settentrionale di Israele sono state evacuate più di sessantamila persone, dislocate in tutto il paese e che non hanno nessuna prospettiva di tornare e chiedono al paese di risolvere la situazione con ogni mezzo. Israele sta evitando, dice che è pronto a combattere contro Hezbollah ma sul campo tiene la linea degli attacchi limitati. Però non potrà continuare a lungo mentre vede il nord distrutto da aggressioni sempre più frequenti e forti.

Se dovesse iniziare una guerra, la comunità internazionale incolperebbe Israele? Quello che accade a nord, tanto ignorato, è una questione che va ben oltre Israele, Hezbollah, il Libano o l’Iran, e riguarda anche le Nazioni Unite. La risoluzione 1701 del 2006 firmata con la fine della guerra in Libano, che impone che la zona tra il fiume libanese Leonte e Israele non sia occupata da gruppi armati come Hezbollah, è un affare dell’Onu, che però guarda altrove. Non è escluso che una guerra inizi anche a nord di Israele. Quanti attacchi ci vogliono prima che l’Onu, si dica: eppure per evitarlo qualcosa avremmo potuto fare?

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