Guardate quei cortei di protesta e fidatevi della vostra impressione Fotogallery di Israele.net
Testata: israele.net Data: 28 aprile 2024 Pagina: 1 Autore: Redazione di Israele.net Titolo: «Guardate quei cortei di protesta e fidatevi della vostra impressione»
Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - una fotogallery e un commento delle manifestazioni contro Israele, tradotto da Times of Israel, dal titolo "Guardate quei cortei di protesta e fidatevi della vostra impressione".
Da quando Hamas ha barbaramente attaccato Israele il 7 ottobre, è nato un dibattito globale sugli eventi di quel giorno nero e su ciò che ne è seguito, e un po’ in tutto il mondo i cittadini, volenti o nolenti, vengono coinvolti nella rissa mediatica.
Così molti si domandano: chi è l’aggressore e chi è la vittima? Bisogna schierarsi? E come?
Un aiuto può venire dalla considerazione che, storicamente, i gruppi che impongono con la violenza la propria ideologia a tutta la popolazione e proclamano apertamente l’intenzione di annientare una comunità umana e dominare il mondo (come fanno i jihadisti alla Hamas) sono generalmente da prendere in parola.
E’ difficile che i fanatici jihadisti intendano fermare la loro cruenta crociata quando avranno perseguito il loro primo obiettivo dichiarato (annientare lo stato ebraico). Il che significa che, per quanto siate tentati di farvi i fatti vostri mentre vi godete la libertà e lo stile di vita confortevole garantiti dalla vostra società democratica, sappiate che in realtà i vostri giorni di spensierata innocenza potrebbero essere contati.
Tuttavia, se nel frastuono dei notiziari e dei social network vi risulta difficile decidere da che parte stare, un primo passo che può aiutare è quello di mettere per un momento a tacere la valanga di opinioni e commenti e guardare direttamente coi vostri occhi le manifestazioni anti-israeliane che si moltiplicano da mesi in tutto il mondo.
Noterete che il tratto comune di queste manifestazioni è che sono aggressive e intimidatorie. Individui molto spesso col volto coperto urlano slogan di una violenza estrema e compiaciuta, galvanizzando masse di giovani perlopiù totalmente all’oscuro dei minimi termini della causa che credono di sostenere (spesso gridano “dal fiume al mare” senza sapere nemmeno di che fiume e di che mari si tratti).
I partecipanti a queste manifestazioni non esitano a condividere parole d’ordine che inneggiano alla violenza “con ogni mezzo” e alla distruzione fisica di un’intera comunità umana.
Al contrario, le manifestazioni a difesa delle ragioni di Israele e per la liberazione degli ostaggi sono composte, pacifiche, tendenzialmente inclusive. Vi prendono parte persone di ogni età ed estrazione, a viso aperto, che per lo più parlano di convivenza e di speranza in un futuro migliore per tutti.
I partecipanti a queste manifestazioni possono essere in disaccordo fra loro su molte questioni, ma sono tutti a favore della democrazia e del rispetto per ogni gruppo umano e sociale, sono pacifici, non aggrediscono chi la pensa diversamente da loro, non provocano scontri né violenze, fanno appello alla ragione e a un’informazione accurata su fatti storici e attuali.
Chiedetevi: quale di questi atteggiamenti corrisponde meglio alla vostra idea di un mondo migliore?
(Da: israele.net, Times of Israel, 24.4.24)
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