La Liberazione scippata e insudiciata dai neo nazisti filopalestinesi
Diario di guerra di Deborah Fait
Scontro dei pro-Pal con la polizia in Piazza Duomo, nel 25 aprile di Milano. Quasi contemporaneamente, altri ragazzi immigrati aggredivano la Brigata Ebraica, facendo due feriti e scatenando un putiferio.
Sapevamo che sarebbe andata così e, a questo punto, voglio fare un paio di domande al presidente dell’Anpi, signor Pagliarulo che spero trovi il tempo di rispondere. La prima domanda è semplice, quasi elementare: A che titolo i palestinesi, alleati di Hitler e Mussolini, sfilano il 25 aprile, Giornata della Liberazione nazifascista? Cosa ha indotto l’Associazione che rappresenta i valorosi partigiani di un tempo, quelli che combatterono contro il nazifascismo, ad accogliere tra i suoi adepti i neo nazisti palestinesi e i loro simpatizzanti italiani? Vedere l’Italia ricoperta da sventolanti bandiere di quell’entità palestinese che, come altri arabi, era alleata dei nazisti, è stato uno spettacolo desolante e vergognoso. Guardare quei forsennati, bardati con kefieh e bandiere che rappresentano il terrorismo, la morte e la persecuzione degli ebrei israeliani e non solo israeliani, fa ribrezzo. Fossero solo i centri sociali e i collettivi studenteschi che, si sa, sono tradizionalmente nullafacenti, violenti e ignoranti, uno si rassegnerebbe pensando che, poveretti, sono solo dei grezzi mentecatti privi di cultura, di informazioni storiche, completamente impermeabili a qualsiasi tipo di discernimento. Del resto chi solidarizza per un’entità terrorista come quella palestinese non può non amare la violenza. Ma che un’associazione come l’Anpi, che dovrebbe battersi solo per la Libertà, la Giustizia e la Democrazia, faccia da spalla a quella feccia, vergogna all’Italia, è inaccettabile e incomprensibile. Non è da oggi che la Brigata Ebraica viene insultata, presa a male parole, impedita di sfilare. Sono anni che, proprio grazie all’Anpi, questi facinorosi ignoranti si sentono le spalle coperte proprio dalle istituzioni e si scagliano contro chi rappresenta quella Brigata, Medaglia d’Oro al Valor Militare che, 70 anni fa, venne in Italia per liberarla, insieme alle truppe alleate, dal nazifascismo. Quell’Italia che solo qualche anno prima li aveva perseguitati e mandati nei campi della morte nazisti per ridurre 6 milioni di ebrei nel fumo che saliva verso il cielo dai camini di Auschwitz. Eppure sono venuti questi ebrei, sono venuti volontari da Israele, senza chiedere nulla in cambio, sono venuti a morire per un paese che li aveva odiati fino a volerli morti e che continua a odiarli al punto di chiedere una Palestina dal Fiume al Mare, al posto di Israele che, secondo i manifestanti sventolanti quella bandiera che per noi ebrei significa morte, dovrebbe cessare di esistere. Avete raccontato a questi indemoniati che urlano “Assassini assassini” agli ebrei chi erano i Freies Arabien? Erano un’unità militare della Legione Araba che si unì alla Germania nazista al comando di Amin al-Hussein, parente del terrorista Arafat, e di Rashid Alì. Ammazzavano i nemici di Hitler, affiancati alle SS, ed erano feroci guardiani nei campi della morte tedeschi. Glielo avete raccontato ai forsennati che da 6 mesi insultano e sporcano l’Italia con le loro manifestazioni antisemite? Avete scippato e insudiciato la Liberazione e i suoi valori, avete dato uno spettacolo di cui tutti ci dovremmo vergognare. Per questo e per aver, una volta di più e di troppo, insultato una Medaglia d’Oro al Valor Militare, alla cui vista dovreste chinare la testa, solo perché porta il simbolo della Stella ebraica che ricorda la bandiera di Israele, a voi va tutto il mio sdegno.
Deborah Fait