Un potenziale nemico alle porte d’Israele?
Analisi di Gabriel Barouch
L'8 giugno, il Wall Street Journal è stato informato da un "funzionario americano anonimo" che la Cina e Cuba hanno raggiunto un accordo "segreto" per stabilire una base di intercettazione delle comunicazioni su un'isola nel sud-est degli Stati Uniti. La costa della Florida dista poche meno di 200 km chilometri da Cuba. Così, le parabole d’intercettazione delle operazioni di spionaggio cinesi sono arrivate nel "cortile di casa" degli Stati Uniti. Si tratta di un'operazione denominata “sigint", acronimo di "signals intelligence".Vengono captati vari tipi di comunicazioni elettroniche, tra cui conversazioni telefoniche, comunicazioni satellitari, intercettazione di e-mail e vari altri. Il raggio d'azione è il sud-est de gli StatiUniti, con al centro la Florida, dove si trova una importante base dell'aeronautica statunitense e il CENTCOM, il centro di comando di Tampa, che coordina le operazioni di sicurezza militare dall'Africa al Medio Oriente e all'Asia.
L'area di responsabilità (AOR) del CENTCOM degli Stati Uniti si estende su oltre 4 milioni di miglia quadrate ed è popolata da oltre 560 milioni di persone appartenenti a 25 gruppi etnici, che parlano 20 lingue con centinaia di dialetti e confessano molteplici religioni che attraversano i confini nazionali. I dati demografici nell'AOR creano opportunità di tensione e rivalità. Le 21 nazioni dell'AOR, che si estende dall'Africa nord-orientale attraverso il Medio Oriente fino all'Asia centrale e meridionale, hanno forme di governo che spaziano attraverso lo spettro politico, comprese le democrazie emergenti, le monarchie ereditarie le autocrazie e i regimi teocratici islamisti (es. Arabia Saudita, Egitto, Libano, Iran, Irak, Siria, molti altri). La regione centrale è tra i luoghi meno sicuri e stabili del mondo. Rapporti conflittuali tra stati confinanti, diffuse lotte etniche e settarie, influenze maligne e attività destabilizzanti (es Daesh), minacce informatiche e crescenti arsenali di sofisticate armi convenzionali e armi di distruzione di massa si combinano tutti insieme per mettere in pericolo i duraturi interessi nazionali vitali degli Stati Uniti, così come quelli di partner alleati quali Israele. Il CENTCOM, ad esempio, monitora tutto il traffico navale militare e commerciale ed ha effettuato l’esercitazione congiunta con Israele denominata Juniper Oak: il comando centrale degli Stati Uniti e le forze di difesa israeliane hanno effettuato tale esercitazione in Israele e nel Mar Mediterraneo orientale, per rafforzare la prontezza collettiva USA-Israele e migliorare l'interoperabilità di entrambe le forze, contribuendo così da contribuire stabilità regionale. A tale proposito, il generale Michael "Erik" Kurilla, comandante del comando centrale degli Stati Uniti, ha effettuato la sua quarta visita alle forze di difesa israeliane in Israele, il 15 novembre 2022, da quando ha assunto il comando del CENTCOM.
Ascoltare ciò che i generali statunitensi del CENTCOM hanno da dire è un grande successo per i servizi di intelligence cinesi, in quanto fornisce a Pechino "un quadro chiaro di dove attaccare obiettivi sensibili caso di guerra", dicono gli esperti di Washington. Cosa vuole dire per la sicurezza d’Israele la presenza “spia” dei Cinesi a Cuba? Netanyahu, in qualità di primo ministro, ha spinto molto per promuovere transazioni tecnologiche con il vasto mercato cinese. Ma nei suoi ultimi anni in carica, e ancora di più nell'era Naftali Bennett, Israele è stato costretto a frenare questo progresso alla luce delle obiezioni americane. Esempi flagranti di questa tendenza sono stati il veto americano agli accordi israeliani con la Cina per l'acquisizione di un'infrastruttura cellulare di quinta generazione e il potenziamento del meccanismo governativo israeliano per la supervisione degli investimenti esteri. Scrive, Nir Ben Moshe (responsabile della sicurezza dell'establishment della difesa - Malmab, acronimo ebraico di “direttore della sicurezza dell'establishment della difesa”-, fino a circa un anno fa si è occupato intensamente del tema della penetrazione cinese in Israele), “Israele è visto dalla Cina come una potenza tecnologica leader. Di conseguenza, accanto all'attività palese e concordata, è probabile che le agenzie di intelligence cinesi stiano lavorando anche in Israele per raggiungere i suoi obiettivi negli sforzi di spionaggio. Come negli Stati Uniti, non si può escludere che i ministeri del governo, le industrie della difesa e le società civili in Israele siano state già attaccate dall'intelligence cinese.” A tutto ciò si sovrappone lo spionaggio cinese su CENTCOM. Certamente si sta aprendo un nuovo fronte che i servizi si sicurezza Israeliani devono certamente presidiare.
Gabriel Barouch