Il vero mondo al contrario
Analisi di David Elber
Il 7 ottobre più di 250 cittadini di 41 Paesi diversi sono stati uccidi o rapiti. Neppure questo è servito a renderli solidali con Israele.
Esiste veramente un mondo al contrario: è quello relativo ad Israele e i suoi falsi amici e alleati. Questo, purtroppo, lo si è capito bene a partire dal 7 ottobre. Infatti, sono bastati pochi istanti dall’eccidio di civili israeliani compiuto dai palestinesi che, i falsi amici e alleati di Israele abbiano gettato la maschera della finta amicizia con il popolo ebraico, per mostrare la realtà di quello che pensano ma non hanno il coraggio di dire apertamente: lo Stato di Israele è illegittimo e come tale deve scomparire. Da cosa si desume questa affermazione? Dalla immediata, costante e ossessiva frase ripetuta da tutti che “Israele ha il diritto di difendersi ma senza causare morti tra i civili”. Ma quando mai si è vista una guerra che non ha causato morti tra i civili? Se a questo aggiungiamo che la Striscia di Gaza è caratterizzata da un autentico mondo sotterraneo (ad oggi sono stati scoperti oltre 800 km di tunnel) sopra le città densamente abitate, come è possibile sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi senza coinvolgere i civili? Bisogna anche ricordarsi che, gli 800 km di tunnel (una stima prudenziale calcola siano costati oltre un miliardo di dollari) sono stati costruiti con il favoreggiamento della UE e degli USA che questi soldi li hanno stanziati tramite finte ONG pseudo-umanitarie e agenzie ONU colluse con i terroristi. Ma i finti amici e alleati di Israele non contenti di questo, hanno iniziato a criticare Israele per essersi difeso: troppi morti civili. Si, i civili morti sono tanti, ma come in ogni guerra, anzi, leggendo le cifre fornite dal fantomatico “ministero della salute di Gaza”, cioè l’ufficio di propaganda dell’organizzazione terroristica di Hamas, si scopre che l’operazione militare di Israele, conti alla mano, ha causato molti meno morti civili in rapporto ai combattenti uccisi, di operazioni militari meno complesse condotte dalla NATO in Serbia o dagli USA in Afghanistan e in Iraq. Perché allora queste feroci critiche? Perché Israele è illegittimo e tutte le sue azioni di conseguenza sono illegittime. Perché i falsi amici e alleati di Israele hanno iniziato, uno alla volta (Gran Bretagna, USA, Francia per citare i più importanti) a dichiarare che vogliono riconoscere un inesistente Stato di Palestina come premio per il 7 ottobre e la conseguente guerra? Perché Israele è illegittimo anche quando si difende da una palese ed efferata aggressione. Perché nessuno tra i finti amici e alleati, dopo l’eccidio del 7 ottobre, ha dichiarato l’intenzione di spostare la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme per dare un concreto e fortissimo messaggio di vicinanza al popolo ebraico aggredito? Perché in fondo Israele è uno Stato illegittimo. Perché nessuno tra i falsi amici e alleati di Israele stà esercitando forti pressioni sul Qatar (il vero padrino di Hamas) per la liberazione degli ostaggi magari minacciandolo di boicottaggio? Perché l’unico Stato illegittimo è quello ebraico. Perché nessuno tra i falsi e ipocriti amici e alleati di Israele ha mandato aiuti per gli oltre 150.000 sfollati israeliani del sud e del nord di Israele? Perché nessun falso alleato di Israele ha mai chiesto apertamente ad Hamas di arrendersi e deporre le armi per porre fine alla guerra? Perché è Israele quello illegittimo tra i due. La conseguenza di questa palese politica volta a delegittimare Israele in ogni circostanza sta avendo gli effetti sperati: un’opinione pubblica schierata quasi totalmente con un organizzazione terroristica. Anche se essa vuole la distruzione dello Stato ebraico facendosi scudo della propria popolazione civile, vista come sacrificabile per ottenere la simpatia dei manifestanti. Ma i veri responsabili morali dei sempre maggiori atti di antisemitismo, che si stanno verificando in Europa e in America, sono le classi politiche dei rispetti paesi: sempre pronte e concordi nel delegittimare e accusare Israele anche quando si difende. È proprio un vero mondo al contrario quello che vede sempre e solo Israele sul banco degli imputati.
David Elber