Germania, grazie al ‘politically correct’ non si pubblicano le nazioni di chi delinque Analisi di Roberto Giardina
Testata: Italia Oggi Data: 08 febbraio 2024 Pagina: 11 Autore: Roberto Giardina Titolo: «Nascosti i delitti di stranieri»
Riprendiamo da ITALIA OGGI, di oggi 08/02/24, a pag. 11 con il titolo "Nascosti i delitti di stranieri" l'analisi di Roberto Giardina
Roberto Giardina
C’è polemica in Italia, perché su diversi giornali nazionali la notizia dello stupro di gruppo su una ragazzina di 13 anni a Catania, nei titoli non venga precisato che gli aggressori sono tutti egiziani, e metà minorenni. I giornali tedeschi hanno ripreso la notizia, sempre senza precisare l’etnia dei ragazzi. In Germania non esiste un Ordine della stampa, ma i media devono rispettare un codice di auto comportamento che vieta di rivelare l’etnia dei protagonisti di fatti di cronaca, vittime e presunti colpevoli. Giusto, ma a volte la notizia diventa incomprensibile. Come riferire dell’aggressione del 2015 la notte di Capodanno a Colonia di duemila giovani contro mille tedesche, senza aggiungere che i responsabili erano tutti arabi, in gran parte appena giunti in Germania? I media, tv e giornali, non ne parlarono per cinque giorni per non accusare Angela Merkel, che aveva aperto a settembre le frontiere accogliendo oltre un milione di fuggiaschi. Subito dopo, iniziò l’ascesa dell’Afd, il partito dell’estrema destra, balzato dal 4% al 12%. Un altro tabù da rispettare, meglio non ricordarlo. Prima di scrivere questo articolo ho esitato a lungo: prevedevo le accuse di essere un reazionario, razzista. Ma tacere in realtà lascia il problema agli estremisti. Quando anni fa, parlai di Colonia a Roma, in una con ferenza, dopo mi sedetti tra il pubblico, e un mio giovane vicino mi criticò: però gli stupri di Colonia sono una fake news. Gli spiegai che Sexualde likt, violenza sessuale in tedesco include tutte le aggressioni. Essere spogliata e palpeggiata da dieci giovani è una violenza, ma non uno stupro. Il mio vicino era una vittima del politically correct. In Germania ragazze sono state vittime di aggressioni da parte di stranieri, a Iller kirchberg, a Kandel, e a Friburgo il colpevole era afgano accolto come minorenne, ma in realtà aveva 25 anni. Fu scoperto dopo due mesi, perché in nome della privacy non si potevano fare esami del Dna su un capello trovato sul corpo della vittima. Sarebbe bastato per accertare con qualche approssimazione l’etnia. Ora i controlli sull’età sono più rigorosi. Nel 2022 in Germania sono stati commessi tre milioni di reati, (ultimi dati comunicati), dai furti agli omicidi, i responsabili identificati sono un milione 920mila. Il 32%, 612 mila 438 erano non tedeschi. E di questi 14 mila 271 migranti, il 12% in più sull’anno precedente. Su 83 milioni, gli stranieri sono 13,4 milioni, pari al 16%. La percentuale di chi compie reati è dunque il doppio. I Sexualdelikte gravi sono 1155, con un aumento dell’1,3%, per un terzo i responsabili sono stranieri. In percentuale, ai primi posti migranti giunti da Siria, Afghanistan e Iraq, seguiti da Algeria, Marocco e Tunisia. Le percentuali non si devono strumentalizzare per criminalizzare alcune etnie. Oltre l’86% dei responsabili è composto da maschi, e quasi il 58% ha meno di trent’anni. È evidente il disagio di giovani costretti a vivere in comunità con contatti difficili con il mondo esterno. Ma perché occultare il problema in nome del politically correct? Un problema evidente è il rapporto con la donna, che devono accettare, e che è vista dunque come un ostacolo all’integrazione. Nel giugno del ‘21 a Würzburg, un somalo aggredì a coltellate per strada solo donne, e ne uccise tre. Non fu Sexualdelikt. I periti dissero che il colpevole era un folle, ma non spiegarono le ragioni della sua follia, né perché non avesse aggredito anche uomini. L’integrazione è lunga, non facile. Noi abbiamo assistito un giovane somalo, sbarcato a Lampedusa a 15 anni, e giunto infine a Berlino. A 22 anni era sposato con due figli, ma esitava sempre nello stringere la mano a mia moglie. Era un uomo e ancora quel ragazzino fuggito in Europa. Leggo che alcuni degli arrestati per lo stupro a Catania erano giunti in Sicilia da poche settimane. Perché lo si dovrebbe tacere? È una spiega zione non un accusa razzista. Sui giornali tedeschi, per rispettare le regole si legge «nato in Germania», per non dire tedesco. E tutti capiscono che è uno straniero. L’ipocrisia fa il gioco dell’Afd, il partito dell’estrema destra.
Per inviare a Italia Oggi la propria opinione, telefonare: 02/582191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante