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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Deborah Fait
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La grande manovra a tenaglia contro Israele 21/01/2024

La grande manovra a tenaglia contro Israele
Diario di guerra di Deborah Fait

Deborah Fait
Deborah Fait


Davide Piccardo e Moni Ovadia usano parole d'odio contro lo Stato ebraico: i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Assistendo a quello che sta accadendo in tutto il mondo contro Israele mi è venuto in mente un romanzo storico “La grande manovra a tenaglia”, autore Claudio Fait, che racconta della tattica assunta dai turchi per prendere d’assedio Vienna. Quel titolo mi ha intrigato pensando alla crudele morsa piena di odio e violenza in cui si trovano Israele e gli ebrei in generale. Gli attacchi arrivano da tutte le parti, non si fa in tempo a tentare di parare un colpo che ne arrivano altri cento, a raffica. Ebrei cacciati dalle squadre sportive, alcuni addirittura arrestati come in Turchia, per aver commemorato il 7 Ottobre e gli ostaggi. Ebrei minacciati e malmenati nei campus universitari delle accademie più prestigiose del mondo finanziate a miliardi dal Qatar. Ebrei accusati di ogni malefatta sui social e presi di mira dai cortei violenti e sgangherati dei “pacifisti” a senso unico, quelli che difendono i massacri di Hamas e accusano Israele di genocidio. A Vicenza, alla Mostra dell’oro, non hanno voluto il padiglione israeliano e ho letto che Davide Piccardo, ex rappresentante dei musulmani milanesi, sarà presente insieme a Moni Ovadia, rappresentante degli antisemiti italiani, per sostenere il boicottaggio dell’industria israeliana dei diamanti… “macchiati di sangue”. Dio li fa e poi li accoppia. Oggi è intervenuta anche la polizia in assetto di guerra per sedare la violenza dei manifestanti. Hanno lanciato fumogeni e petardi e la polizia ha risposto con gli idranti. I manifestanti della comunità palestinese hanno tentato di forzare i cancelli d’ingresso della fiera. Non c’è niente da fare, dove manifestano i pacifisti a senso unico e i palestinesi là c’è violenza. Israele è accusato di genocidio da chi non ha proferito verbo per le centinaia di migliaia di musulmani ammazzati da altri musulmani in Medio Oriente. Non hanno detto niente, neanche per i 30.000 bambini ammazzati dalla guerra civile in Siria. Non hanno fatto una piega per le migliaia di cristiani ammazzati e bruciati vivi nelle chiese dai terroristi di Boko Haram o dell’Isis. Anche il Papa era molto distratto in quelle occasioni. Avete sentito qualcuno chiedere le prove per il numero dei morti a Gaza? No, le hanno chieste, invece, per le donne stuprate dai palestinesi il 7 Ottobre e sono state proprio le donne di “Non una di meno” a pretenderlo. Una vergogna, uno schifo tipico del femminismo attuale filoislamico e antioccidentale. Contro la democrazia e la libertà. Il colonnello dell’Esercito britannico, Richard Kemp, che già in passato aveva dichiarato essere Zahal l’esercito più morale del mondo, ha detto che: “secondo Israele sono stati ammazzati 9000 terroristi. Il Ministero della salute di Gaza rilascia un numero di 23.000 palestinesi uccisi senza specificare quanti tra essi siano civili, quanti i combattenti, quanti, soprattutto, quelli uccisi proprio da Hamas. Quindi si può tranquillamente dire che questo è il tasso di vittime più basso della storia. Dunque da dove viene l’idea che Israele stia commettendo un genocidio? Aggiungono questa menzogna agli stupri e agli assassini commessi il 7 Ottobre.” Chi vuole sentire le parole di Richard Kemp clicchi il link seguente: https://unitedwithisrael.org/gaza-has-the-lowest-civilian-causalty-number-ever-recorded/ Tra le migliaia di menzogne e attacchi a Israele, è intervenuta da Gubbio, anche Elly Schlein per dire che il governo non deve mandare armi in Medio Oriente e in particolar modo a Israele perché sarebbero usate per compiere “crimini di guerra”. Faccia tosta e deformazione della realtà, tipico atteggiamento della sinistra. Naturalmente non una parola sui veri crimini di guerra di Hamas. Non una parola sugli ostaggi israeliani deportati a Gaza tra il giubilo dei palestinesi. Non una parola sulle donne violentate e fatte a pezzi. Non una parola sul bambino che ha compiuto un anno dopo tre mesi di prigionia chissà dove e chissà in quali condizioni. Per concludere questa manovra a tenaglia contro Israele di cui ho portato solamente qualche esempio, vediamo un po’ cosa fa Biden. Vuole vincere le elezioni pur essendo balbettante e tenendosi a fatica in equilibrio, ricatta Israele, ripete a pappagallo la formula cretina “due popoli due stati”. Non riesce a capire che dopo il pogrom e gli ennesimi lanci di missili sulla popolazione civile da Gaza fino a oltre Gerusalemme e Tel Aviv, gli israeliani non vogliono sentirne parlare. Avere come vicini una popolazione di terroristi che ballava e sghignazzava davanti agli ostaggi feriti, che li ha accolti, sanguinanti e terrorizzati, con lazzi e risate. Che ha partecipato agli stupri e alle torture, che ha coinvolto anche i bambini perchè si divertissero davanti a tanta ferocia, nessun israeliano può accettare di averli fuori dai propri confini. . Anche l’Europa ha adottato una risoluzione chiedendo il cessate il fuoco permanente in cambio del ritorno immediato degli ostaggi, dello scioglimento di Hamas e del suo allontanamento dalla Striscia. Buona volontà, che dimostra che qualcosa in Europa si muove, ma inutile. Israele ha detto e ribadito che si fermerà solamente quando gli ostaggi saranno a casa e Hamas sarà eliminato. Se lo si manda via da Gaza non lo si elimina, semplicemente gli si dà il modo di ricostituirsi altrove, per esempio in Qatar dove vivono i caporioni del terrorismo.


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