Iran uccide, si sente forte Cronaca di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 23 gennaio 2024 Pagina: 16 Autore: Mauro Zanon Titolo: «L'iran si sente forte e uccide un'altra ragazza»
Riprendiamo LIBERO di oggi, 23/01/2024, pag.16, con il titolo "L'iran si sente forte e uccide un'altra ragazza". La cronaca di Mauro Zanon
Mauro Zanon
Una studentessa di vent’anni, Anahita Amirpour, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco da alcuni agenti di sicurezza in borghese nella città di Borujerd, in Iran occidentale. I fatti sono accaduti il 19 gennaio e a darne notizia è l’Ong curda Hengaw. La giovane, originaria di Kohdasht e iscritta al primo anno di educazione fisica all’Università Azad di Borujerd, era in macchina con un altro studente al momento dell’uccisione, M. Jalayi-far, rimasto gravemente ferito quando gli agenti in borghese hanno tentato di fermare l’auto. Il giovane, alla guida della vettura, non conoscendo l’identità degli uomini che li minacciavano, ha cercato di fuggire: a quel punto, gli agenti hanno aperto il fuoco. Attualmente, M. Jalayi-far è in terapia intensiva all’ospedale Chamran di Borujerd.
I parenti di Anahita sono stati minacciati affinché non dessero notizia dell’omicidio.
Oltre alle pressioni su famiglia e amici della ventenne uccisa, gli agenti di sicurezza avrebbero minacciato anche due medici dell’ospedale Chamran, perché non diffondessero dettagli sulla vicenda. Non è la prima volta che l’intelligence iraniana strappa la vita a giovani innocenti, sparando. Il 25 dicembre 2022, Soha Etebari, 12 anni, e la sua famiglia, si trovavano nella strada che collega Bandar Abbas, nella provincia di Hormozgan, a Ahvaz, capitale del Khuzestan, quando a un posto di controllo a Bastak alcune forze di sicurezza hanno sparato contro la loro auto. Gravemente ferita, Soha Etebari perse la vita mentre veniva trasportata all’ospedale in condizioni disperate. E Anahita Amirpour è l’ennesima Masha Amini, la studentessa di 22 anni picchiata e uccisa nel settembre 2022 perché indossava male il velo.
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