I bambini terroristi di Hamas
Diario di guerra di Deborah Fait
A tutti quelli che blaterano che Hamas non è i palestinesi come se i terroristi fossero un corpo estraneo piombato a Gaza per caso e non una parte preponderante della società palestinese, vorrei mettere sotto il loro naso le fotografie e i video travati dall’Idf nel corso della guerra contro Hamas. L’indottrinamento dei bambini è talmente evidente che non si può capire come mai nessuna delle organizzazioni internazionali dedicate ai minori non abbia ancora denunciato questa crudeltà. Dove è l’UNICEF? Dove è Save the Children? Il loro silenzio di fronte all’evidenza fa supporre che sia vietato dire o fare qualsiasi cosa possa essere considerata una critica a una società imbarbarita e pericolosa. L’Idf ha pubblicato foto e video di bambini sottoposti ad addestramento militare e a esercitazioni in prototipi dei tunnel. Nei campi estivi, come ho scritto varie volte, ai bambini anche di pochi anni, viene insegnato a combattere con il coltello, a sparare con le armi, persino a rapire le persone dopo averle rese innocue con colpi alla nuca. Bambini vestiti da terroristi con la fascia verde in testa che combattono contro altri bambini vestiti da ebrei con la Stella di Davide sulle magliette. Sembra incredibile! Questi campi sono noti per dare ai minori le prime fasi di addestramento dell’ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam. L’esercito israeliano ha trovato nelle abitazioni un’enorme numero di armi nascoste ovunque, sotto i letti dei bambini, sotto i materassi dei lettini dei neonati, negli armadi. Hanno trovato anche carte d’identità che dimostrano l’appartenenza dei bambini a Hamas e alla Jihad islamica palestinese. Risulta che i terroristi utilizzano i ragazzini di pochi anni anche durante la guerra in corso, il loro compito è fare da carcerieri agli ostaggi, da corrieri che portano ai vari gruppi, munizioni, esplosivi e armi nascoste in sacchetti di verdura. Gli ostaggi israeliani liberati finora parlano di bambini che facevano loro la guardia, spesso maltrattandoli. Hamas li usa per correre sotto le bombe nelle zone di combattimento per segnalare ai terroristi dove si trovano i soldati, sapendo che gli israeliani non sparano sui bambini, fregandosene che in una zona di guerra può accadere di tutto. Le organizzazioni internazionali che hanno esaminato i libri di testo palestinesi nelle scuole di Gaza gestite dall’URNWA, hanno constatato il livello dell’odio antisemita e anti-israeliano ma nessuno ha fatto nulla. Fatah aveva promesso che li avrebbe cambiati, perché in Cisgiordania sotto il governo di Abu Mazen la situazione non è migliore, ma niente è stato fatto. I bambini palestinesi devono odiare gli ebrei e imparare ad ammazzarli. È il loro destino dal momento in cui nascono. Nel corso di questa guerra abbiamo visto con orrore scuole, case private, campi da gioco, strapieni di armi con i tunnel che uscivano nel bel mezzo delle camere da letto. I primi ideatori di tutto questo orrore sono stati due, il Muftì Amin al-Husseini, amico di Hitler e, in seguito, Yasser Arafat, il mostro che ha imbarbarito gli arabi palestinesi. Hamas a Gaza e Abu Mazen in Giudea e Samaria( dette erroneamente Cisgiordania) portano a termine l’opera di distruzione di una popolazione. Intere generazioni educate all’odio, alla violenza e alla morte sono senza futuro se la comunità internazionale non capirà finalmente che per salvare i palestinesi da sé stessi occorre una grande opera di denazificazione.