Severità con Israele molta cautela con i terroristi
Testata: Internazionale Data: 30 giugno 2003 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «La settimana da Gerusalemme»
Da: La settimana da Gerusalemme
Tregua minacciata da un raid mirato. Il 25 giugno Hamas, la Jihad islamica e le Brigate dei martiri di al Aqsa hanno annunciato la possibilità di accettare una tregua di tre mesi negli attacchi contro Israele. Il cessate il fuoco è considerato il primo passo verso l'applicazione della road map, il piano di pace per il Medio Oriente. La situazione è diventata difficile dopo le dichiarazioni del segretario di stato americano Colin Powell che, in visita in Medio Oriente, aveva definito il movimento radicale palestinese Hamas "nemico della pace". Quindi per Internazionale (che in poche righe riesce a far passare Hamas per vittima), la situazione è diventata difficile non per i continui attacchi di Hamas, per i continui tiri di mortaio, per i continui allarmi di nuovi possibili attentati dei quali si tace, ma per le dichiarazioni di quel cattivone di Powell, che si è permesso di dichiarare quello che negli Usa sanno da anni e che in Europa e in Italia, si fatica ancora a comprendere; ovvero che Hamas è il nemico della pace. Il 23 giugno Israele aveva arrestato 150 presunti attivisti di Hamas in Cisgiordania durante una vasta operazione contro il movimento islamico. Poco dopo la notizia della possibile tregua, due palestinesi sono stati uccisi in un raid mirato contro un militante di Hamas nel sud della Striscia di Gaza. Nelle stesse ore Washington ha chiesto all'Unione europea di congelare tutte le possibili fonti di finanziamento di Hamas. La tregua è sempre più remota. Ma come, non doveva essere l'Anp, secondo la road-map, ad arrestare e togliere dalla circolazione i miliziani terroristi di Hamas? Visto che non lo ha mai fatto, allora ci pensa Israele. Inoltre il raid di Gaza ha avuto come obiettivo due palestinesi che, secondo Israele, stavano per lanciare missili Qassam contro il territorio israeliano; Internazionale avrebbe dovuto riportare anche questa ipotesi. I 160 (non 150) arrestati, non sono semplici presunti attivisti, come li chiama Internazionale, ma sono accusati di essere complici in attentati terroristici eseguiti ed in preparazione; c'è una "leggera" differenza. Le forze speciali israeliane hanno ucciso in un raid mirato a Hebron uno dei leader di Hamas, Abdallah Kawasmeh. Il segretario di stato americano Colin Powell ha criticato l'operazione israeliana. Hamas ha minacciato vendetta
Tipico esempio di faziosità. Non è stato un raid mirato come scrive Internazionale, bensì un tentativo di arresto. Quando i soldati di Tsahal hanno tentato di arrestarlo, Kawasmeh ha puntato una pistola, a cui è seguito uno scontro a fuoco, quindi il raid mirato è un invenzione di Internazionale. Il Sig. Kawasmeh era il responsabile dell'ultimo attentato avvenuto a Gerusalemme che ha provocato 17 vittime e numerosi feriti, nonchè di altri attentati costati la vita ad almeno 52 israeliani.
Internazionale ha il pessimo vizio di riportare sempre una parte delle frasi che, i diplomatici americani, pronunciano. E' vero che Powell ha criticato l'operazione, ma ha anche aggiunto che, Hamas e Jihad islamica, sono i principali responsabili della difficile situazione in cui si trovano i paestinesi. Internazionale omette questa seconda parte. Invitiamo i nostri lettori a scrivere il loro parere alla redazione di Internazionale. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail già pronta per essere compilata e spedita.