La Croce Rossa rifiuta di portare medicine agli ostaggi a Gaza
Diario di guerra di Deborah Fait
Croce rossa attenta alle ragioni di Hamas
Nessun paese al mondo è mai stato trattato come Israele. Come una grandine, come un uragano che soffia ululando e che porta nei nostri cuori un’unica parola: odio. Nel mondo ci sono decine di guerre ma nessuna coinvolge tanto come la guerra tra Israele e Hamas scoppiata non per colpa di Israele. Erdogan che si indigna per i palestinesi che muoiono e paragona Netanyahu a Hitler, dimentica di avere le mani sporche di sangue per i massacri di curdi e armeni. La società cosiddetta civile dell’Occidente non ha mai fatto manifestazioni contro la Turchia, contro il popolo turco o contro tutti quei palesi del Medio Oriente colpevoli di stragi di centinaia di migliaia di loro fratelli. Non ci sono state manifestazioni nemmeno dopo le stragi islamiche in Europa. Tutti zitti, in perfetto silenzio ma quando appare il nome di Israele allora si scatenano, non li ferma nessuno e si presenta uno strano fenomeno mai verificato in altre guerre: la violenza delle critiche comprende sempre il popolo di Israele, gli ebrei tutti. È un fenomeno unico al mondo. Per le stragi dei curdi e armeni quei pochi che protestano lo fanno contro Erdogan, non ho mai sentito nessuno urlare “porci, maiali, assassini” al popolo turco. Non ho mai letto striscioni con la scritta che la Turchia deve essere distrutta. Questo si fa solamente contro Israele e contro gli ebrei, come unico popolo degno solo di odio. Nelle piazze del mondo protestano violentemente contro l’unica democrazia di tutto il Medio Oriente in favore di terroristi assassini, non solo assassini di ebrei ma anche delle loro donne, di omosessuali, di chiunque avversi il potere dei governi o dei gruppi del terrore. Si marcia contro Israele, si minacciano gli ebrei. Questa è la moda di sempre. Alla Cornell University, nello stato di New York, esiste un gruppo chiamato “Kill the Jews” che posta messaggi del genere: “Allahu Akhbar! From the river to the sea, Palestine will be free! Glory to Hamas. Posted by: Kill the Jews”. Uno studente ha testimoniato che un professore della Cornell ha detto di essere rimasto esilarato ed eccitato dal massacro del 7 ottobre. Cosa mai viste, probabilmente mai sentite neanche durante il nazifascismo. Ma il massimo dello schifo è da attribuire a un’organizzazione creata per dare aiuto ai popoli, ai feriti, ai prigionieri di guerra: la Croce Rossa Internazionale. Ha dimostrato di essere completamente inefficace, inutile e dalla parte dei terroristi. Benjamin Netanyahu ha ripetutamente chiesto l’aiuto della CRI per gli ostaggi nelle mani di Hamas e ha sempre avuto come risposta un rifiuto. “Ho incontrato una rappresentante della CRI, volevo darle una scatola di medicinali per gli ostaggi che ne avevano bisogno. L’ho pregata di portarla a Rafah. Mi ha risposto di no. È stata una conversazione molto difficile” io aggiungerei anche disumana, disgustosa, priva del minimo senso di pietà per quei bambini e quelle persona anziane, uomini e donne in mano alle belve di Hamas. Che vergogna! Mi auguro che alla fine della guerra qualcuno li porti in giudizio per questo indecente rifiuto. In 81 giorni dall’attacco barbaro e immotivato di Hamas nessuno di questa inutile organizzazione è stato capace di andare a visitare gli ostaggi. La Presidente Mirjam Spoljaric, ha dichiarato alla giornalista israeliana Dana Weiss, che Hamas e anche Israele sono colpevoli per l’impossibilità di visitare gli ostaggi. Alcuni degli ostaggi liberati hanno dischiarato che le ore in cui venivano prelevati dagli addetti della CRI sono state le più spaventose oltre alla prigionia. La Weiss ha detto” Hanno fatto solo i tassisti e neanche dei migliori”. Ulteriore scandalo è che, in nove anni che Hamas tiene prigioniero Aver Mangistu, Hishan Sayed e i corpi dei soldati dell’IDF Oran Shaul e Hadar Goldin, la CRI non è mai andata a visitarli né mai ha chiesto notizie sulle condizioni dei vivi. Completamente inutile e disumana. Sono già stati depositati in tribunale alcuni fascicoli per portare in giudizio l’organizzazione che si è guadagnata il disprezzo per inefficienza menefreghista e razzismo, sia oggi che durante il nazismo.
Deborah Fait