Una linea rigorosamente filopalestinese l'ultimo attentato a Gerusalemme finito nel dimenticatoio
Testata: Famiglia Cristiana Data: 22 giugno 2003 Pagina: 24 Autore: Guglielmo Sasinini Titolo: «Sangue sulla pace»
Ancora una volta Famiglia Cristiana ci propina un parallelo inammissibile.
Gli attentati dei terroristi palestinesi e le ritorsioni israeliane sembrano affondare il piano americano.
Le "ritorsioni" israeliane non ci sarebbero se i kamikaze non si facessero esplodere per le strade di Gerusalemme e se i capi terroristi fossero arrestati dalle forze di sicurezza palestinesi e tenuti in carcere. L’articolo prosegue con alcune considerazioni personali del giornalista sulle capacità di Abu Mazen di fermare i terroristi, sull’incapacità di Arafat di fermare gli uomini dello sceicco Yassin affermando fra l’altro che: L’ala militare del fronte palestinese, la cui punta di lancia è costituita da Hamas e dalle Brigate Ezzedine Al Kassam, lancia segnali di disponibilità alla tregua.
Leggiamo invece cosa affermava il quotidiano de La Stampa di sabato 21 giugno:un leader politico diHamas, Mahmud al-Zahar è apparso in Tv per ribadire che gli uomini di Ezzedine al-Qassam non accetteranno mai di spezzare le proprie spade. Se questa è disponibilità alla tregua… Un altro elemento sul quale occorre riflettere al termine della lettura dell’articolo è che del terribile attentato che mercoledì 11 giugno ha fatto strage di 16 israeliani ed ha provocato più di 120 feriti non è riportata alcuna notizia se non un vago accenno al fatto che "la spirale di attentati e rappresaglie non si arresta".
Nessuna fotografia dell’autobus sul quale il kamikaze si è fatto esplodere e neppure dei feriti. Ad illustrare l’articolo campeggia invece una immagine di tre morti arabi avvolti nelle loro vesti con un altro arabo che cerca di sistemare al meglio i corpi con la didascalia che recita: "I palestinesi uccisi a Gaza il 12 giugno" Una domanda che si potrebbe rivolgere alla redazione di Famiglia Cristiana è la seguente: Ma per quale motivo è sempre la sofferenza dei palestinesi a costituire il tema dominante delle immagini che vengono pubblicate sul settimanale cattolico? Il rigore giornalistico e l’obiettività dell’informazione hanno così poca rilevanza da essere subordinati alla volontà di seguire sempre e comunque una linea filopalestinese? Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.