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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
23.06.2003 Bernardo Valli umiliato
manipola a dismisura

Testata: La Repubblica
Data: 23 giugno 2003
Pagina: 1
Autore: Bernardo Valli
Titolo: «L'offensiva contro Hamas che minaccia la road map»
Secondo pezzo dell'inviato Bernardo Valli. L'inizio è buffo, con quel viale Giorgio Quinto che mai e poi mai nessuno chiamerà nella sua versione italianizzata. Se non in ebraico, almeno King George. Un po'come dire vado a Nuova York, fa un po' ridere. Chissà poi perchè Valli passa per un esperto di Israele, va a capire. Forse non ha digerito bene quell'"hommoz" che gli era piaciuto così poco alla Porta di Damasco.
Ma veniamo all'articolo, il cui titolo, nella tradizione del quotidiano di proprietà dell'Ing.Carlo de Benedetti, mira diritto contro Israele:

L'offensiva contro Hamas che minaccia la road map
Come dire, Israele non deve più eliminare chi organizza il terrorismo sennò mette in pericolo la road map. Lo dice anche Powell, che se dovesse fare il paragone con l'America, sarebbe come dire non facciamo più fuori i Bin Laden sennò rischiamo un secondo 11 settembre.
Ma Valli, dopo un pezzo di colore tra i più banali che si possano leggere, scrive chiaramente:

"L'uccisione di Abdullah Qawasmeh accende una nuova minaccia. Crea una ennesima suspence. Qawasmeh, come capo militare di Hams, preparava a Hebron i giovani agli attentati suicidi".
Che bella professione il signor Qawasmeh, e che cattivi gli israeliani ad averla interrotta. Avrebbero dovuto lasciarlo tranquillo,che diamine.
Appena si apre uno spiraglio, il sangue lo chiude: è la guerra, che uccide soprattutto gli inermi, i civili, riprende. Ogni volta che si discute una tregua arriva la provocazione. Come altrimenti chiamare l'uccisione di Abdullah Qawasmeh, proprio mentre Abu Mazen, il primo ministro palestinese cerca di convincere Hamas a rinunciare alla violenza, perlomeno temporaneamente, il tempo di un semplice coprifuoco ?
Che linguaggio delicato, caro Valli, che leggerezza, che scelta attenta delle parole. Come se Hamas stesse discutendo ed il bel dialogo fosse stato interrrotto da Israele. Ma di quale Hamas sta parlando Valli ?
Hamas non è soltanto una organizzazione terroristica. E' anzitutto una formazione politica capace di sospendere se necessario l'azione armata. Così mi ha dichiarato un professored dell'Università di Nablus che con Hamas ha molte affinità...
E bravo il docente di Nablus, l'interlocutore ideale di Valli. Dove saranno mai i suoi "amici" israeliani visto che non ne cita mai uno ? E un giretto dalle parti delle famiglie dei morti ammazzati negli attentati, perchè non se lo fa ?
Sulla strada, alle porte di Nablus, sono inciampato in un posto di blocco davanti al quale, nei due sensi, sostavano interminabili colonne di camion e centinaia di persone a piedi. La loro attesa durava da ore. I soldati di Tsahal perquisivano uomini, donne e automezzi. Era uno spettacolo umiliante.
A Valli non è venuto in meno che la sua passeggiata nel "viale Giorgio Quinto" avrebbe potuto avere un finale diverso, se uno degli "allievi" del buon Qawasmeh fosse riuscito a superare un posto di blocco ? Altro che umiliazione !
Leggendo Valli non ci porremo mai più la domanda sul perchè in Italia l'opinione pubblica viene così pesantemente manipolata.

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