Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
L'Italia libera i terroristi un palestinese della Basilica della Natività a passeggio per Roma
Testata: L'Opinione Data: 21 giugno 2003 Pagina: 1 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «Un palestinese a Roma»
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su L'Opinione sabato 21 giugno 2003. Non bastavano i pentiti con i loro capricci e le scorte delle forze dell'ordine sempre disposte ad esaudirli su input di certe procure per le quali i collaboranti sono come fiori all'occhiello. E quindi bisogna ingraziarseli. Magari sperando che ti facciano andare in prima pagina accusando Berlusconi o Andreotti. No, adesso l'ultima moda è quella di portare a zonzo anche il palestinese terrorista, uno di quelli rifugiati nella Chiesa della Natività che inopinatamente abbiamo accettato di custodire in Italia, almeno "temporaneamente". Invece non solo la temporaneità rischia di diventare definitiva, ma non è la prima volta che turisti israeliani o commercianti del centro storico hanno avvistato uno di loro. Quasi sempre il più vecchio, il membro della famiglia Abayat in particolare, in compagnia dei suoi angeli custodi, è facilmente riconoscibile dai capelli ricci, il fisico da bagnino abbronzato e l'orecchino. Costui spesso lo portano in giro a fare shopping e a prendersi il gelato a spese del contribuente. L'ultima volta Abayat veniva segnalato al bar Castroni di via Quattro Fontane, poco dopo l'omonimo cinema. Erano le 17 di giovedì 12 giugno. Chi ha assistito alla scena, cioè un paio di turisti israeliani con parenti da quelle parti, è rimasto esterrefatto per la confidenza con cui il terrorista palestinese trattava i suoi uomini di scorta, che sembravano pendere dalle sue labbra. E lui in quell'inglese tipico dei mediorientali rideva, diceva "this very good" e altre amenità del genere. Per la cronaca i tre palestinesi dovrebbero teoricamente risiedere in regime di arresti domiciliari nella casa di copertura loro allestita dal Sismi a Ladispoli, pare invece che ogni tanto, forse con il pretesto di adempiere pratiche burocratiche in questura, se li portino in giro per Roma. Le loro vittime israeliane e i relativi familiari commossi ringraziano. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Opinione. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.