Riprendiamo da LIBERO di oggi, 20/11/2023, a pag.14 con il titolo "Diffuse le foto dei tunnel", la cronaca di Ariel Warschauer.
Il comando dell’IDF nel corso di una conferenza stampa, ha confermato ciò che Libero ha pubblicato giovedì scorso: l’Al Shifa Ospital di Gaza, non era soltanto l'ospedale più attrezzato della Striscia, ma un vero e proprio centro di comando a disposizione dei terroristi di Hamas, che dai suoi bunker sotterranei hanno prima guidato il massacro del 7 ottobre scorso, e poi hanno comandato il lancio di migliaia di missili che hanno colpito le città del Sud di Israele e perfino Tel Aviv e Gerusalemme.
INFORMAZIONI Nella nostra intervista del 16 novembre, a Itzak Cohen, comandante della 162esima Divisione, avevamo raccontato la scoperta sotto l’ospedale, di un vero e proprio centro di comando palestinese: «un bunker costato decine di milioni di dollari, a 30 metri sotto il livello del suolo, dotato di impianti per le telecomunicazioni e di schermi al plasma e tunnel di collegamento». E ieri, nel corso di una conferenza stampa, l'IDF ha confermato le anticipazioni di Libero: «I tunnel di Hamas sotto l'ospedale al Shifa sono lunghi 55 metri. Avevamo informazioni dettagliate provenienti dallo Shin Bet (il servizio segreto interno), e dalle forze di intelligence militari, che indicavano che le forze di Hamas erano barricate all'interno della struttura ospedaliera, in bunker ben protetti. La nostra missione originaria era proprio questa: raggiungere con le nostre forze speciali l'ospedale il più rapidamente possibile, entrare nel complesso facendo esplodere un muro laterale, opposto all’ingresso principale, vicino a un camioncino imbottito di trappole esplosive, per raggiungere poi l'ospedale costruito dal Qatar (gli sponsor principali di Hamas), il più rapidamente possibile». «Avvalendoci dell'aiuto di droni e della 162 esima Divisione, abbiamo trovato una piccola botola coperta da una struttura sospetta e lì abbiamo trovato l'ingresso ai tunnel e ai bunker di Hamas. Per accedere nel bunker, abbiamo dovuto distruggere una struttura proprio sotto l'ospedale grazie anche all'utilizzo di un buldozer D9 e poi abbiamo scoperto l’accesso ai tunnel». A quel punto, «abbiamo prima utilizzato diverse tecnologie per una rapida ispezione, e poi siamo scesi con i corpi speciali lungo una scala a chiocciola. I nostri uomini sono scesi in profondità nel tunnel ma ci siamo dovuti fermare di fronte a spesse porte blindate d'accesso ai bunker del centro comando di Hamas. Abbiamo dovuto lavorare al piano superiore dell'ospedale per aprire una breccia nella porta blindata del bunker e continuare a seguire poi il tunnel che ci ha condotto verso altri camminamenti sotterranei e verso altre stanze blindate». L'intelligence dell’ IDF, ritiene che i comandanti militari di Hamas abbiano utilizzato queste strutture sotterranee impenetrabili, utilizzandole come un vero e proprio avamposto strategico: «si tratta-è stato affermato nella conferenza stampa- di una struttura di grandi dimensioni, utilizzata per coordinare tutti i battagliuoni di Hamas e per manovrare uomini e mezzi tra i diversi quartieri e le diverse zone di Gaza, senza che l'IDF fosse in grado di seguirli dall'alto».
RICERCHE Sotto l'ospedale operava quindi un vero e proprio centro operativo: «è probabile che lì sotto vengano trovati altri tunnel e altri bunker, così come indicano le nostre informazioni di intelligence; così come siamo sicuri, che in qualche bunker qui vicino, a una distanza di non più di 50,100 metri, vengano presto recuperati i corpi di altri israeliani sequestrati da Hamas il 7 ottobre». La ricerca lungo il fitto dedalo di tunnel e bunker sotto l’ospedale al Shifa, continuerà ancora per molti giorni: «Pensavamo di rimanere qui solo per pochi giorni, ma poi ci siamo accorti che le strutture militari sotto l’ospedale sono molteplici e continuiamo a scoprire strutture utilizzate da Hamas per scopi di terrorismo».
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