Stai dalla parte di Hamas? O sei antisemita o sei idiota. O entrambe le cose
Analisi di Jonathan Yavin, da Israele.net
Jonathan Yavin
Dopo l’orrendo massacro del 7 ottobre, i traumatizzati israeliani stanno facendo del loro meglio, a partire dai social network, per far capire al mondo il loro orrore. Vogliamo che il mondo sappia, vogliamo che il mondo si convinca, vogliamo che il mondo sia dalla nostra parte – una volta tanto. Perché non è stato così negli ultimi… beh, non saprei: duemila anni? L’antisemitismo non tocca il culmine quando viene sbandierato apertamente da qualche naziskin che sventola bandiere con la svastica, ma quando viene furbamente spacciato da studiosi in cerca di notorietà sotto forma di una bugiarda campagna “per la libertà”, fatta propria e divulgata da celebrità alla moda, che non sanno un cavolo, affinché venga abbracciata da moltitudini di studenti sprovveduti e facilmente influenzabili. Quando i puri malvagi vengono fatti passare per poveri derelitti, allora l’antisemitismo si presenta nella sua forma più contagiosa e pericolosa. Si appiccica in modo astuto e molto persuasivo agli ingenui e agli ignoranti, che ben presto si rifiutano di prendere atto di qualsiasi fatto che metta in discussione la loro “narrazione”. E alla fine si trasformano in ipocriti compiacenti, sempre alla ricerca dell’opinione “giusta” da esibire. Abbiamo provato di tutto, con questa gente, senza alcun risultato. Abbiamo fatto vedere filmati orribili (cosa che Israele finora non aveva mai fatto, per rispetto delle vittime ndr). Abbiamo fatto sentire le vane, strazianti suppliche di genitori che imploravano di risparmiare la vita dei loro figli. Abbiamo mostrato lo spietato sadismo di Hamas nella sua forma più cruda e atroce. Eppure, in qualche modo, i “cattivi” in questa storia siamo ancora noi. Bene, ecco una piccola notizia per queste persone: ne abbiamo abbastanza di spiegare. Tutto si è ribaltato. Tutto si è ribaltato in quelle case devastate dei kibbutz aggrediti, e tuttosi è ribaltato in ogni altro senso. In Israele, praticamente tutti coloro che tendevano la mano in segno di pace ora stringono i pugni. Abbiamo perso ogni speranza di vivere in pace accanto ai nostri vicini palestinesi. E sicuramente non ci importa niente di quello che Greta Turnberg dice di noi ai suoi amici super-fighi: non quando sono in ballo le nostre vite e, a quanto pare, la nostra morte. La parte giusta, nelle atrocità del 7 ottobre, è quella israeliana. Lo capisce chiunque sia sano di mente. Decapitare neonati, stuprare centinaia di donne, bruciare intere famiglie, rapire bambini e anziani sopravvissuti alla Shoà e persone disabili sono tutte cose che non possono trovare nessuna giustificazione in nessun contesto. Questi non sono atti di poveri derelitti, questi sono atti di despoti sanguinari. Ma è come parlare a un muro, è assolutamente inutile. E se nessuno ascolta, perché dovremmo ascoltare noi? Quindi non diteci di fermare la guerra a Gaza: non accadrà. Francamente, non abbiamo più bisogno del vostro permesso o della vostra approvazione. Se non andiamo a salvare i nostri cari, che genere di ebrei saremmo? Che genere di israeliani? Che genere di esseri umani? E segnatevi questo: se non scoveremo e non sradicheremo questi psicopatici, loro continueranno a uccidere noi e se stessi, e alla fine verranno anche da voi. Datevi un’occhiata attorno, lì in Europa. Vivo nel centro di Israele, nell’area metropolitana di Tel Aviv, non in qualche sperduto insediamento nei territori occupati. Oggi ho portato la mia famiglia nel rifugio tre volte perché venivano lanciati missili contro la nostra città. Due anni fa un missile distrusse la clinica del nostro pediatra: per fortuna era chiusa, l’unico che rimase ucciso fu un senzatetto. Sbaglio, dovrei dire che la sua anima è stata liberata dal corpo grazie a Hamas. Ho dovuto spiegarlo in qualche modo ai miei figli, che da più di un mese non frequentano una giornata di scuola regolare. Ora devo spiegare loro perché un neonato di 9 mesi è tenuto prigioniero da un mese nelle segrete sotterranee di Hamas. Ma a coloro che ancora stanno dalla parte di Hamas non sento il bisogno di spiegare niente. Non più. Per quanto mi riguarda, o sono antisemiti o sono idioti. E molto probabilmente sono entrambe le cose.
(Da: YnetNews, 5.11.23)