Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Se tutti sbagliano, fa bene chi si dissocia Berlusconi non incontra Arafat e ricorda le vittime israeliane del terrorismo palestinese
Testata: La Repubblica Data: 12 giugno 2003 Pagina: 1 Autore: Andrea Bonanni Titolo: «L'irritazione europea per il viaggio del Cavaliere»
L'inviato Andrea Bonanni dedica l'intero spazio a sua disposizione ad una sequela di citazioni e di osservazioni per dimostrare quanto malvisto sia stato in Europa l'atteggiamento assunto dal Presidente del Consiglio italiano nei confronti di Israele e dell'Autorità Palestinese. In particolare, Bonanni segnala con assiduità che il rifiuto di Berlusconi di incontrare Arafat viola una decisione comune ed unanime dei governi europei, che continuano a vedere in Arafat un interlocutore credibile e necessario per il processo di pace. Non una parola viene invece spesa da questo difensore d'ufficio di Arafat per evidenziare, anche solo marginalmente, le collusioni continue ed eclatanti di Arafat con le organizzazioni terroristiche e con coloro che dai media e nelle scuole palestinesi incitano quotidianamente all' odio. La conclusione, all'ultimo capoverso, di questo singolare articolo ci spiega in realtà quale sia il pensiero (?) del suo autore. "E poi ci sono le gaffes. Come quando Berlusconi ha giustamente ricordato le ottocento vittime israeliane del terrorismo palestinese senza neppure menzionare, come richiederebbe la prassi diplomatica europea, i 2.400 palestinesi, in gran parte civili, uccisi nello stesso periodo dalla ritorsioni israeliane". Delle due l'una: o Bonanni è completamente disinformato, ed allora si informi prima di dare lezioni, o sa ma preferisce fingere di ignorare perché ciò fa comodo alle sue tesi di sostegno ad Arafat, ed in tal caso è un manipolatore. I morti palestinesi non sono "in gran parte civili", e non sono morti tutti a causa delle "ritorsioni israeliane". Le statistiche neutrali, non di fonte palestinese, ci dicono con molta evidenza che la stragrande maggioranza dei palestinesi morti nel corso di questi due anni e mezzo sono terroristi, fiancheggiatori, combattenti armati, uccisi nel corso di scontri a fuoco, a causa del malfunzionamento degli ordigni che stavano preparando, o mentre portavano a compimento i loro attentati. A questi vanno aggiunti i palestinesi uccisi barbaramente, non di rado sotto tortura, dagli emissari di Arafat per aver collaborato con gli israeliani (ed i loro corpi sono stati trascinati nelle vie, esposti nelle piazze, come facevano i nazisti coi partigiani). Forse, Berlusconi ha voluto, non ricordandoli, sottolineare che gli israeliani uccisi, e le migliaia di mutilati, feriti, ridotti ad essere disabili per il resto della loro vita, erano bambini che andavano a scuola, mamme che facevano la spesa, nonni che mangiavano una pizza. Altro che gaffe! Bravo Berlusconi, grazie! Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione de La Repubblica. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compiata e spedita.