Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha affermato che la carneficina del 7 ottobre “non è sorta dal nulla” ma da “56 anni” di occupazione, intendendo con questo che Israele se l’è cercata e magari anche un po’ meritata.
Con questo immorale tentativo di giustificare il terrorismo, il signor Guterres dimostra di non aver capito niente del nazi-islamismo antisemita che da un secolo si scaglia con la massima violenza possibile contro non solo l’indipendenza ebraica in Medio Oriente, ma la stessa presenza degli ebrei in Medio Oriente e nel mondo.
Guterres e i suoi fan non vedono, o fingono di non vedere, i decenni di indecente indottrinamento antisemita inculcato in generazioni di palestinesi attraverso scuole, moschee, comizi, televisioni, social network. La documentazione è immensa (MEMRI, PMW ecc.), basterebbe volerla vedere.
L’odio anti-ebraico, predicato e praticato, è stato e rimane il vero macigno che ostacola qualunque soluzione di pace. Non è la mancanza di soluzioni che genera il terrorismo anti-ebraico: è il terrorismo anti-ebraico che impedisce qualunque soluzione.
Guterres e i suoi fan dovrebbero capire una buona volta che non c’è letteralmente nulla che lo stato ebraico e gli ebrei possano fare per rabbonire l’odio viscerale alimentato dal terrorismo nazi-islamista, che il 7 ottobre ha squadernato i suoi fini genocidi e i suoi metodi disumani davanti agli occhi di tutto il mondo. O perlomeno davanti a chi gli occhi non li vuole chiudere.
(israele.net, 25.10.23)
Biglietto trovato dai militari israeliani sul corpo di un terrorista che ha preso parte alla carneficina del 7 ottobre:
“Dovete affilare le lame delle vostre spade ed essere puri nelle vostre intenzioni davanti ad Allah. Sappi che il nemico è una malattia che non ha cura, eccetto la decapitazione e l’asportazione dei cuori e dei fegati. Attaccateli!”
“Il nemico è una malattia che non ha cura”
“Il massacro degli ebrei ad opera di Hamas il 7 ottobre – ha dichiarato mercoledì il presidente di Yad Vashem, Dani Dayan – è stato genocida nell’intento e incommensurabilmente feroce nella modalità. Parte del motivo per cui differisce dalla Shoà è che oggi gli ebrei hanno uno stato e un esercito. Non siamo indifesi e alla mercé degli altri. Tuttavia, mette alla prova la sincerità dei leader mondiali, degli intellettuali e degli influencer che vengono allo Yad Vashem e promettono ‘Mai più’. Coloro che cercano di ‘capire’, cercano un contesto che giustifichi, non condannano gli autori del crimine e non chiedono il rilascio incondizionato e immediato degli ostaggi – falliscono la prova.Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha fallito la prova”.