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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Rispettare le leggi di guerra? Chi ci indicherà la strada? 25/10/2023
Rispettare le leggi di guerra? Chi ci indicherà la strada?
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


Israele si prepara all'invasione di Gaza mentre i civili fuggono -  Internazionale

L’organizzazione terroristica Hamas, al potere nella Striscia di Gaza, ha lanciato un attacco terroristico su larga scala contro la popolazione civile israeliana oltre confine. I crimini da lei commessi vanno oltre ogni comprensione: quasi un migliaio di civili sono stati selvaggiamente massacrati in un solo giorno, alcuni dopo essere stati torturati o bruciati vivi. Tra le vittime ci sono neonati e anziani. I terroristi di Hamas hanno rapito e portato a Gaza con la forza più di 200 ostaggi, tra cui circa una ventina di bambini piccoli. Da allora, Hamas ha continuato a lanciare   missili a raffica contro città e villaggi israeliani da nord a sud. Centinaia di migliaia di israeliani hanno dovuto lasciare i loro villaggi devastati, le loro case distrutte senza sapere se potranno mai ritornarci.

Oggi l'esercito israeliano sta bombardando le postazioni nemiche e si appresta ad entrare nel nord di Gaza per eliminare i terroristi, i loro leader, le loro infrastrutture. Tsahal (l’IDF) invita i civili palestinesi che vivono in quest'area a rifugiarsi nella parte meridionale di Gaza per la propria sicurezza. Molti però nel mondo da quell’orecchio non vogliono sentire. Amici e nemici di Israele sono uniti nell'esortare Israele a non mettere in pericolo i civili e sottolineano il rischio di una catastrofe umanitaria; pretendono la creazione di corridoi umanitari e la fornitura di rifornimenti alle popolazioni – senza nemmeno chiedere in cambio il rilascio degli ostaggi e la fine del lancio di missili. Insomma, spetta allo Stato ebraico e solo a lui rispettare il diritto di guerra. Potremmo far loro notare che loro stessi l'hanno rispettato di rado.

Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Alleati bombardarono senza pietà i cosiddetti obiettivi strategici: nodi di comunicazione o industrie necessarie allo sforzo bellico. Lo stesso è accaduto durante il bombardamento di Dresda, che era totalmente indifesa, tutti i suoi cannoni antiaerei erano stati inviati al fronte. Oltre ai 700.000 abitanti della città vi avevano trovato rifugio 500.000 profughi provenienti dalla Germania orientale. Era quindi una città affollata e militarmente indifesa. Il 13 febbraio del 1945, la RAF sganciò sulla città 1.478 tonnellate di bombe esplosive e 1.182 tonnellate di bombe incendiarie. Il giorno successivo, i 311 B-17 dell'USAAF sganciarono 771 tonnellate di bombe sulla città già in rovina. In una notte furono uccise 35.000 persone (sono state identificate circa 25.000 vittime), ci fu il doppio di feriti (la maggior parte bruciati) e innumerevoli furono i senzatetto. Tra tutte queste morti, non c’era neppure un militare. Quanto a Hiroshima…   Ma è successo tre quarti di secolo fa, direte. La situazione è davvero cambiata? Cosa possiamo dire delle centinaia di migliaia di vittime del Napalm usato liberamente dagli Stati Uniti nella Corea del Nord e in Vietnam? Ma perché tornare così indietro? La Russia di oggi rispetta forse le leggi di guerra? Sta cercando di risparmiare la popolazione civile e gli ospedali? Avete sentito parlare di corridoi umanitari?

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Michelle Mazel

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