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Due popoli due stati, una formuletta fallimentare
Diario di guerra di Deborah Fait
In questi giorni di nervosi e confusi incontri tra i premier mondiali nel tentativo di risolvere la crisi provocata dalla guerra di Hamas contro Israele, sento ripetere all’infinito la formuletta “Due popoli, due stati”. Ma che bella idea! Mi pare di averla già sentita altre volte e mi pare che non sia mai stata accettata da chi avrebbe interesse a farlo, i cosiddetti palestinesi. Rivado col pensiero al passato e ad alcune notizie storiche, da me già date varie volte ma ripeterle è sempre utile: In questa terra prima della fondazione di Israele, c’era il Mandato britannico, prima ancora c’erano i turchi cioè l’Impero Ottomano e giù giù fino a Babilonia non c’è traccia di uno stato di Palestina. Leggendo la storia incontro vari nomi di popoli: i Mammelucchi, gli Omayadi, prima di loro i Bizantini, prima ancora i Romani ma l’unico popolo che ha avuto in questa terra uno stato sono stati gli ebrei. Dopo il regno di Israele distrutto dai Romani, troviamo solamente invasioni varie e, finalmente, caduto il Mandato britannico, di nuovo Israele. Non ho incontrato nessuno stato di Palestina nella mia ricostruzione storica. Ma facciamo finta che adesso i palestinesi esistano, sono stati chiamati tali quindi non possiamo far finta che non ci siano. E dove lo mettiamo un loro stato? In Cisgiordania, ovvero in Giudea? Bene e poi? L’autorità palestinese situata in Cisgiordania (Giudea e Samaria)è formata da tanti gruppi di terroristi, OLP, Hamas, Jihad palestinese, FPLP e altri gruppi minori ma non meno sanguinari. Il presidente di questa Autorità è l’ex terrorista, Abu Mazen (Mahmud Abbas). Creare là uno stato palestinese significherebbe essere bombardati, invasi dai terroristi quotidianamente, e mettere in pericolo l’aeroporto Ben Gurion perché in certi punti la distanza tra il mare (Tel Aviv) e i Territori è di 12 chilometri. Una bazzecola per i missili che hanno a disposizione.
Da ricordare che i palestinesi hanno ricevuto molte possibilità di creare un loro stato:-1947, piano di spartizione -RIFIUTATO dagli arabi -1978, accordi di Camp David finiti con l’assassinio di Sadat. -1991, conferenza di Madrid, nessun risultato. -1993, Accordi di Oslo, Arafat prepara ondate di terrorismo. -1995, Israele viene colpita da efferati attentati, assassinio di Rabin. -2000, Vertice di Camp David, Ehud Barak offre 90% dei territori, Arafat scappa e rifiuta. -2005, Disimpegno della Striscia di Gaza resa judenrein, voluto da Sharon. Hamas prende il potere e crea un piccolo stato terrorista. -2007, Conferenza di Annapolis tra Abu Mazen e Ehud Olmert che offre quasi tutta la Cisgiordania e Gerusalemme est capitale. RIFIUTO palestinese. Questa è storia, se qualcuno sarà capace di districarla ben venga però la prima cosa da fare è trovare un antidoto al veleno dell’odio antiebraico con cui sono state allevate generazioni di arabi palestinesi e altri nell’immensità del mondo islamico. |