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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Risparmiare le popolazioni civili? Solo tra i palestinesi! 18/10/2023
Risparmiare le popolazioni civili? Solo tra i palestinesi!
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


La moralità di Plantu e l'oscenità di Vauro. In due disegni | Il Foglio

La tregua è stata di breve durata. Unito nel condannare le atrocità di Hamas, compresi i 3.000 “militanti” che avevano attraversato il confine e che si erano lanciati all’assalto di città e kibbutz israeliani con l’ordine di uccidere quanti più civili possibile e prenderne altri in ostaggio, l’Occidente è preoccupato per la perdita di vite umane che la risposta di Israele causerebbe.
Il Presidente francese invita a “rispettare il diritto umanitario a Gaza.”

Mercoledì 11 ottobre 2023, Papa Francesco ha espresso la sua inquietudine per l'assedio totale imposto alla Striscia di Gaza, dichiarando: “Sono profondamente preoccupato per l'assedio totale sotto cui vivono i palestinesi a Gaza, dove ci sono molte vittime innocenti.”
Israele si appella agli abitanti di Gaza affinché si ritirino da certe zone prima che inizi la sua grande offensiva? Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ritiene che queste “istruzioni delle autorità israeliane, unite all'assedio totale di Gaza, che priva la popolazione di cibo, acqua ed elettricità, non sono compatibili con il diritto umanitario internazionale.”

Nel frattempo, dall'altra parte del confine, la graziosa cittadina di Sderot si sta gradualmente svuotando dei suoi abitanti. Situata ad appena due chilometri dalla Striscia di Gaza, da sabato 7 ottobre essa vive al ritmo degli allarmi e delle incessanti raffiche di razzi Qassam lanciati dalla Striscia di Gaza. Di conseguenza, con il cuore in gola, quasi 30.000 persone, su una popolazione di 36.000 abitanti, avrebbero già scelto di andarsene. Come loro, decine di migliaia di cittadini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case, i villaggi devastati dove aleggia ancora l'odore della morte ma che sono ancora sotto le bombe, per cercare rifugio presso parenti o amici. Non sanno se potranno mai tornare alla loro casa.

Non voglio tornare alle atrocità di quel giorno orribile. A più di una settimana di distanza, non sono stati ancora identificati i corpi di tutte le vittime massacrate, alcune bruciate vive. Non conosciamo i nomi di tutti gli ostaggi prigionieri a Gaza. Sono 199. Sappiamo che tra loro ci sono delle donne, alcune molto anziane, dei bambini e persino dei neonati poiché Hamas si è premurato di metterli in mostra in un sinistro video pubblicato online. Sappiamo anche che alcuni sono malati e che hanno bisogno di cure urgenti e di medicine, ma Hamas non autorizza la Croce Rossa a visitarli, e quest’ultima non ha ritenuto opportuno reagire su questo punto.

Centinaia di migliaia di israeliani, senza notizie dei loro cari, vivono nell'angoscia. Le scuole sono chiuse. Il Paese si sta fermando. I lanci sono incessanti. Non bisogna mai allontanarsi dal rifugio perché gli allarmi arrivano giorno e notte. E mentre l’esercito israeliano concentra le sue truppe al confine per andare a neutralizzare il pericolo e proteggere i suoi cittadini, viene loro detto che devono essere risparmiati a tutti i costi i civili palestinesi!
Si può essere più cinici?

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Michelle Mazel

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