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La Repubblica Rassegna Stampa
06.10.2023 Zelensky all’UE: armateci o toccherà a voi
Cronaca di Claudio Tito

Testata: La Repubblica
Data: 06 ottobre 2023
Pagina: 2
Autore: Claudio Tito
Titolo: «L’appello di Zelensky all’Ue: 'Armateci o toccherà a voi'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 06/10/2023, a pag. 2, con il titolo "L’appello di Zelensky all’Ue: 'Armateci o toccherà a voi' " l'analisi di Claudio Tito.

Ucraina: secondo l'intelligence USA, la Russia potrebbe ricorrere ad armi  nucleari

GRANADA -«Non abbiamo il diritto a essere stanchi». La frase pronunciata dal presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice della Comunità politica europea dà bene il senso delle difficoltà che in Europa e negli Usa stanno accompagnando gli aiuti militari all’Ucraina. Si tratta di difficoltà legate soprattutto all’esaurimento delle scorte e anche agli sforzi economici connessi. Non è in discussione il sostegno “politico”. Non c’è una inversione di rotta degli alleati occidentali. Ma le complicazioni nelle forniture sono aumentate. Basti pensare all’Italia che, pur confermando la prospettiva generale, ha iniziato a non nascondere che i depositi sono in via di esaurimento. Oppure la Spagna, che annuncia la consegna di sei lanciamissili come un successo. E anche negli Usa ha iniziato a farsi largo il dibattito sull’impegno profuso a favore di Kiev. Una situazione che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha colto con chiarezza. E che ha cercato di superare proprio nel summit di Granada. Rilancio il suo appello e avvertendo che, dopo il suo Paese, nel mirino di Mosca entrerà tra cinque anni anche l’Unione europea. Il tutto avviene nel giorno della nuova strage provocata da un razzo russo in Ucraina e nel giorno in cui Mosca conferma di aver testato un missile nucleare di ultima generazione. Zelensky allora si appella ancora agli alleati chiedendo di non interrompere gli aiuti militari, anche quelli indispensabili per affrontare l’inverno. «Penso che la sfida principale che dobbiamo affrontare – avverte - è salvaguardare l’unità in Europa». Va anche oltre: «La Russia stacercando di congelare la situazione. Se ci riesce, ci sarà un nuovo momento critico: il 2028. Entro quell’anno avrà ripristinato il potenziale militare che abbiamo distrutto e sarà abbastanza forte da attaccare i Paesi al centro della sua espansione. Oltre all’Ucraina, si tratta sicuramente degli Stati baltici e di altri Paesi in cui sono presenti contingenti russi. I nostri dati di intelligence sono chiari. Sta imparando dai propri errori e si sta preparando ad andare avanti». Il ministro degli Esteri di Kiev Kuleba, alla fine della giornata, conferma di aver ricevuto la garanzia che verranno inviati nuovi sistemi missilistici per la contraerea. Non specifica quali, ma comunque cerca di abbassare la tensione. Da questo punto di vista, ovviamente, l’aiuto fondamentale arriverà dagli Stati Uniti. Dove si è aperto un dibattito su questo punto anche a causa delle posizioni espresse da Donald Trump. «Quando sono stato alla Casa Bianca – ricorda ancora il presidente ucraino - ho avuto la parola di Biden che ci sosterrà al 100%. Capisco che per gli Usa è un periodo elettorale difficile, ma sono fiducioso».La risposta dell’Ue è, nelle intenzioni, ferma. Nessuno rinuncia a lanciare un segnale politico di vicinanza, almeno per il momento. Le difficoltà però non svaniscono. «Nell’Ue – spiega allora la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen - stiamo lavorando su un pacchetto da 50 miliardi per il periodo dal 2024 al 2027. Questo è molto importante perché l’Ucraina ha bisogno di prevedibilità e affidabilità nel sostegno al bilancio». E il presidente delconsiglio europeo, Charles Michel, ribadisce che l’Unione sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti. Di certo, sottolinea il francese Macron, «non abbiamo il diritto a essere stanchi ». Quanto ai possibili dubbi sul ruolo degli States, l’inquilino dell’Eliseo si dice fiducioso: «Zelensky ci ha detto di avere avuto da Biden assicurazioni su questo aspetto. Gli Usa sono un complemento formidabile». E poi aggiunge rivolgendosi ancora agli alleati dell’Ue: «Anche noi europei abbiamo nostre responsabilità nell’impegno per una pace duratura nel continente». Sullo sfondo rimane il percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione.Nelle prossime settimane la Commissione europea definirà il suo report. «Trasmetterò a Zelensky, come presidenza di turno dell’Ue – ha detto il premier spagnolo, Pedro Sánchez - , la volontà di aprire formalmente i negoziati. Tutti i Paesi Ue sono su questa linea».

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